Bruxelles, 15 settembre 2018 - Dopo la dichiarazione del presidente Jean-Claud Juncker sulla volontà di abolire il cambio tra ora legale e ora solare, è arrivato alla fine l'atto ufficiale di Bruxelles: una proposta della Commissione, che dovrà essere approvata da governi ed Europarlamento. L'esecutivo comunitario spera in un accordo entro il marzo 2019. Secondo tale proposta ogni Stato dovrà scegliere se applicare in modo permanente l'ora legale o quella solare e comunicarlo entro il mese di aprile del prossimo anno. Se ci sarà l'ok del parlamento Europeo e del Consiglio, dunque l'ottobre del 2018 sarà l'ultima volta che ci saranno cambiamenti di orario.
La riforma potrebbe avere un impatto non da poco. Lo stop al cambio dell'ora rischia di provocare problemi perché "teoricamente è possibile che Stati membri vicini adottino orari diversi", ammette la stessa Commissaria europea per i Trasporti Violeta Bulc nella conferenza stampa di presentazione del progetto. E quindi, per esempio, potrebbe accadere che, dovendo percorrere i 10 chilometri che separano Ventimiglia (Italia) da Mentone (Francia), saremmo costretti a cambiare le lancette dell'orologio.
Il motivo di tale proposta - spiega il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic - consiste nel fatto che l'obiettivo originale del cambio ora legale/ora solare, ossia il risparmio energetico, "non c'è più". E poi, non ci sarebbe alcun motivo di preoccuparsi, rassicura l'Unione europea. "Procederemo in modo intelligente", afferma Sefcovic, affinché gli Stati membri si possano coordinare per "evitare qualsiasi complicazione".
Nella consultazione pubblica lanciata dalla Commissione, alcuni paesi del Nord Europa, tra cui Germania, Austria e Finlandia hanno dichiarato di voler abbandonare l'ora legale, che prolunga le già lunghe serate estive di un'ora. Per contro, gran parte del Sud Europa si è pronunciato a favore di quell'ora in più. A febbraio, l'Europarlamento aveva bocciato l'ipotesi di abolire il cambio semestrale dell'ora. Ma poi il presidente della Commissione Juncker era tornato sull'argomento annunciando a fine agosto di voler abolire lo spostamento delle lancette.
Da ricordare comunque che quest'anno entreremo nell'ora solare nella notte tra sabato 27 ottobre e domenica 28. Tutti pronti quindi a spostare le lancette indietro di un'ora.