Venerdì 18 Aprile 2025
REDAZIONE ESTERI

Ora legale, resta tutto come ora. Strasburgo dice no all'abolizione

Il Parlamento europeo ha però chiesto alla Commissione una "valutazione approfondita" sugli effetti che può avere il cambio dell'ora sulla salute

Ora legale (Ansa)

Strasburgo, 8 febbraio 2018 - Ora legale, resta tutto così. Il Parlamento europeo ha bocciato la richiesta - fatta da diversi deputati - di interrompere il cambiamento semestrale dell'ora. Unico spiraglio rimasto aperto, Strasburgo ha chiesto alla Commissione una "valutazione approfondita" sugli effetti che può avere il cambio dell'ora sulla salute delle persone.

E così il testo della risoluzione dell'Europarlamento, che non ha valore vincolante per la Commissione, è stato profondamente modificato rispetto alla proposta iniziale. Oltre a cancellare la richiesta di abolire il cambiamento semestrale dell'ora, i deputati europei - in una risoluzione approvata con 384 voti a favore e 153 contrari - hanno eliminato le critiche più severe sugli effetti negativi dell'ora legale. Nella risoluzione l'Europarlamento sottolinea che numerosi studi scientifici "non sono riusciti a giungere a conclusioni definitive", anche se "hanno segnalato l'esistenza di effetti negativi sulla salute umana". 

FOCUS / Ora legale, risparmi per 104 milioni l'anno

IL MAXI-OROLOGIO - L'europarlamentare della Lega Angelo Ciocca spiega il suo dissenso portando in aula a Strasburgo il suo maxi-orologio tondo: "Il Parlamento europeo perde tempo ad occuparsi dell'ora legale - attacca - Propongo di spostare le lancette del mio maxi-orologio indietro di un'ora così da far risparmiare ai cittadini italiani ed europei 250 mila euro che ci è costato e ci costa questa inutile discussione". E twitta: 

 

I PRO E I CONTRO - Durante il dibattito in aula, la commissaria ai Trasporti, Violeta Bulc, aveva lanciato un appello agli europarlamentari affinché non modificassero il sistema attuale, perché uscire da un sistema armonizzato sarebbe "dannoso per il mercato interno". 

Storicamente, la letteratura scientifica ha sottolineato soprattutto i vantaggi dell'ora legale (più ore di sole significa maggiore esposizione alla vitamina D e più attività fisica all'aperto) mentre ha minimizzato le conseguenze negative (gli effetti erano considerati paragonabili a quelli di un "jetlag" minore con alcuni problemi di concentrazione e fatica). 

Tuttavia la letteratura scientifica più recente suggerisce che il ritmo biologico si aggiusta meno lentamente al passaggio all'ora legale. Per alcune persone le conseguenze si fanno sentire per settimane. Altre sembrano non adattarsi mai all'orario estivo. Per contro gli effetti del ritorno all'ora solare pongono meno problemi. 

RISPARMI - Nel settore dell'energia, invece, gli studi confermano gli effetti in termini di risparmio marginale dell'ora legale. Ma questi risparmi sono relativamente bassi (0,34% del totale dell'energia consumata) con variazioni significative tra gli Stati membri. In altri settori economici, come i trasporti e l'agricoltura, l'ora legale non sembra avere impatti. Obiettivo dell'ora legale è di capitalizzare la luce naturale del giorno. 

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UN PO' DI STORIA - L'idea del cambio di orario è attribuita al britannico William Willett e al suo libro "The Waste of Daylight", pubblicato nel 1907, per promuovere l'ora legale per abbassare i costi dell'illuminazione e aumentare l'attività all'aperto. 

Il primo progetto di legge sull'ora legale venne presentato alla Camera dei Comuni nel 1908, ma fu bocciato per l'opposizione della comunità scientifica e degli agricoltori. L'ora legale venne istituita per la prima volta nel 1916, durante la Prima Guerra Mondiale, dalla Germania, subito seguita da altri paesi europei e dagli Stati Uniti.