Mercoledì 13 Novembre 2024

Strage di operatori a Gaza, l’esercito israeliano: “Ecco gli errori che hanno portato al raid”

L’indagine dell’Idf svela come mai è partito l’attacco contro il convoglio umanitario di World Central Kitchen: rimossi due ufficiali e puniti altri tre

Roma, 5 aprile 2024 – L'esercito israeliano ha rimosso due alti ufficiali al termine dell'indagine sull'attacco, avvenuto il 2 aprile a Gaza, al convoglio dell'organizzazione World Central Kitchen (Wck) costata la vita a sette operatori. Quella verificatasi "è stata una tragedia – ha detto il portavoce dell'esercito, il contrammiraglio Daniel Hagari, ai giornalisti –. È stato un evento grave di cui siamo responsabili e che non sarebbe dovuto accadere. Faremo in modo che non accada più".

Uno dei mezzi dell'organizzazione World Central Kitchen colpiti dall'esercito israeliano (Ansa)
Uno dei mezzi dell'organizzazione World Central Kitchen colpiti dall'esercito israeliano (Ansa)

Da quanto spiegato dall'Idf, i due ufficiale hanno "gestito male informazioni critiche" attinenti alla decisione di far scattare l'attacco e "violato le procedure operative standard" dell'esercito stesso. Hagari ha infatti chiarito che le regole dell'esercito israeliano prevedono che gli obiettivi vengano identificati visivamente come "minacce" prima di essere colpiti. L'indagine ha però stabilito che uno degli ufficiali rimossi, un colonnello, avrebbe autorizzato la serie di attacchi mortali di droni sul convoglio dell'organizzazione umanitaria unicamente sulla base della congettura che qualcuno all'interno dei mezzi colpiti fosse armato, ipotesi avanzata da un maggiore – anch'egli sollevato dall'incarico – che aveva visionato un filmato sgranato delle telecamere di un drone. Questa osservazione si è però rivelata falsa, ha spiegato Hagari.

Oltre ai due alti ufficiali rimossi, atri tre ufficiali sono stati puniti in via ufficiale.

La Casa Bianca ha comunque fatto sapere che "si riserva il giudizio" sull'indagine condotta da Israele sull'attacco al convoglio, fino a quando non ne avrà visionato i risultati. "Valuteremo l'indagine e vedremo cosa pensiamo dei loro risultati e delle loro conclusioni prima di esprimere qualsiasi tipo di giudizio – ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, all'emittente Nbc – ci riserviamo il giudizio fino a quando non avremo la possibilità di esaminare tali risultati".

La Wck, dal canto suo, ha chiesto un’indagine indipendente perché, a suo dire, le forze di difesa israeliane (IDF) "non possono indagare in modo credibile sul proprio fallimento".