Giovedì 21 Novembre 2024
BEPPE BONI
Esteri

L’analista militare: “Il blitz in Kursk? Zelensky sbaglia”

Boni (Analisi e Difesa): l’avanzata è solo simbolica

Roma, 14 agosto 2024 – La ‘mossa del cavallo’ dell’Ucraina che da nazione invasa è diventata invasore con l’offensiva nella regione frontaliera russa di Kursk, arrovella gli analisti di mezzo mondo. Kiev non dichiara, il generale Oleksandr Syrskyi, l’ufficiale dallo sguardo di ghiaccio che preferisce il silenzio alle parole, è il regista del blitz.

Maurizio Boni, saggista di Analisi Difesa già da vice comandante dell’Allied Rapid Reaction Corps di Innsworth (Regno Unito), l’obiettivo di Kiev è la conquista della centrale nucleare di Kursk?

++ Zelensky, 'avanziamo nel Kursk, controlliamo 74 comunità' ++
Zelensky: "Sono costantemente in contatto con il comandante in capo Oleksandr Syrsky e ricevo resoconti sulle nostre operazioni nella regione di Kursk" (Ansa)

“Non credo sia questo l’obiettivo, troppo delicato, troppo pericoloso anche per chi attacca con l’artiglieria. Ha puntato su velocità e distaccamenti mobili per allargarsi sul terreno. La lettura è un’altra”.

È una mossa per acquisire più potere negoziale ad un eventuale tavolo di pace?

“Nelle intenzioni di Kiev è possibile, ma sulla Russia rischia di ottenere l’effetto contrario aumentandone l’ostilità. È un percorso preparato nel tempo. Gia nel 2023 in alcuni documenti di intelligence statunitense si parlava dell’intenzione ucraina di sconfinare in Russia”.

Che danni può arrecare alla Russia questa operazione?

“Più che altro un danno di immagine, perché qui ha agito l’esercito regolare ucraino in modo pesante a differenza di altri blitz in terra russa, come a Belgorod, dove operarono sabotatori e reparti paramilitari. Strategicamente Mosca non subisce granchè”.

Il Cremlino sguarnirà il Donbass spostando truppe verso Kursk?

“Non credo, non ne ha necessità perché può contare su una riserva di uomini ancora molto ampia. Forse sposterà alcuni reparti, ma non saranno scelte significative”.

Dunque una mossa azzardata di Zelenski?

“Probabilmente sì, ha dovuto utilizzare alcune delle forze migliori a disposizione ma già provate da oltre due anni di guerra, secondo me più necessarie come riserva sul fronte del Donbass”.

Eppure Kiev la ritiene un’operazione strategicamente importante.

“Ho molti dubbi. Ha un peso più simbolico che altro. Volodimir Zelenski è disperato e ha necessità di mostrare dei risultati. il suo esercito ha conquistato 1.000 chilometri quadrati ma con una profondità di soli 40 chilometri”.

Zelenski secondo alcuni commentatori rischia la poltrona.

“Penso anch’io che rischi a medio termine una sostituzione. Anche i reclutamenti coatti per l’esercito suscitano una forte resistenza interna. Gli Stati Uniti senza dichiararlo stanno valutando di agevolare questa opportunità”.