Washington, 3 luglio 2024 – Cresce la pressione su Joe Biden. Ed è giallo su quanto riferito dal New York Times, ovvero che il presidente americano sta valutando se continuare la corsa alla Casa Bianca. Lo avrebbe ammesso lo stesso Biden con un suo alleato, secondo quanto riportato dal giornale. Il presidente avrebbe detto di essere consapevole che potrebbe non essere in grado di salvare la sua candidatura se non convincerà il pubblico nei prossimi giorni sul fatto che può continuare il lavoro. Ma il portavoce della Casa Bianca, Andrew Bates, ha affermato che l'articolo del New York Times è "assolutamente falso", negando di fatto che Biden stia considerando di abbandonare la corsa. "E' assolutamente falso. Se il New York Times ci avesse concesso più di sette minuti per commentare lo avremmo detto", ha scritto Bates su X.
Poi lo stesso Biden ha assicurato: “Corro. Sono il presidente del partito democratico. Nessuno mi sta spingendo fuori. Sono stato messo fuori combattimento prima e quando si viene buttati giù ci si rialza”. Secondo l'Associated Press, il presidente e Kamala Harris hanno preso parte a una conference call con il Democratic National Committee e assicurato che “continueranno a combattere”.
I timori di Barack Obama
Anche l’ex presidente Barack Obama, oltre che da tutto l’orizzonte politico democratico degli Usa, ritengono che la strada per la rielezioni si stia complicando. La percorso già difficile di Biden per vincere le corsa contro Trump è divenuto ancora più impegnativo dopo la deludente performance al dibattito contro il suo avversario. Secondo quanto riportato dal Washington Post, l’ex presidente ha parlato con Biden dopo il dibattito e gli ha offerto il suo sostegno.
La valutazione della situazione, fatta da Obama dopo il confronto con Trump, è decisamente più grave di quella che veniva presentata nel post pubblicato a caldo dall'ex presidente in cui ha affermato che "nottate negative ai dibattiti capitano, fidatevi di me", in riferimento al flop del suo primo dibattito nel 2012, ribadendo però la sua fiducia nelle capacità dell’attuale capo di Stato.
Obama è da tempo preoccupato dalla possibilità che il suo partito non riesca a battere Donald Trump in novembre e negli ultimi mesi ha più volte messo in guardia Biden su quanto sarò difficile essere rieletto. Nonostante la situazione non rosea, l’ex inquilino della Casa Bianca non sta facendo mancare il proprio supporto all’attuale presidente, offrendo il proprio aiuto nelle vesti di consigliere personale.
A differenza di altri esponenti del partito democratico, che hanno subito chiesto a Joe Biden di ritirarsi dalla corsa presidenziale, Barack Obama appare molto più equilibrato su questo aspetto, senza giungere a conclusioni affrettate.
Crescono le quotazioni di Kamala Harris
Intanto, Kamala Harris è vista come la migliore alternativa per sostituire l’attuale presidente nella corsa alla Casa Bianca. Lo riporta la Reuters, citando sette fonti della campagna di Biden, della Casa Bianca e del Democratic National Committee. Alcuni democratici influenti hanno proposto anche altre alternative a Harris, ipotizzando i nomi dei governatori di California e Michigan, Gavin Newsom e Gretchen Whitmer. Ma, secondo Reuters, escludere l’attuale vice presidente sarebbe un desiderio quasi impossibile da realizzare. Se nominata erediterebbe i fondi raccolti da Biden e la rete della sua campagna. In base a un sondaggio della Cnn, comunque, la vicepresidente in un ipotetico duello con Trump non supererebbe il tycoon. Allo stesso modo, uscirebbero sconfitti anche i governatori evocati in questi giorni come alternativa a Joe Biden.
La suggestione Michelle Obama
Non bisogna dimenticare, poi, che tra i nomi che continuano a circolare con insistenza come possibile candidato in extremis alla Casa Bianca, in caso di ritiro di Biden, quello che suscita più speranze, anche se appare il meno probabile, è quello di Michelle Obama, l'ancora amatissima ex first lady che da anni non perde occasione di escludere ogni suo interesse per una discesa in politica. Secondo un sondaggio Reuters/Ipsos, l'ex first lady in un ipotetico confronto con Trump otterrebbe il 50% di sostegno contro il 39% dello sfidante.