Roma, 9 agosto 2022 - Identificato un nuovo virus in Cina che ha già infettato 35 persone. Il focolaio è emerso nelle province di Henan e Shandong sulla costa, un'area tra la capitale Pechino a nord e Shanghai a sud, mentre l'agente patogeno si chiama Langya virus (LayV), del genere henipavirus, ed è stato identificato nei tamponi faringei grazie all'analisi metagenomica e poi all'isolamento del patogeno.
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Descritta in uno studio condotto da scienziati di Cina e Singapore e pubblicato sul New England Journal of Medicine, questa infezione - una zoonosi - provoca sintomi come febbre, affaticamento, tosse e può compromettere anche la funzionalità epatica e quella renale. Attualmente non esiste un vaccino o un trattamento per l'henipavirus; l'unica terapia è la gestione delle complicanze.
Il genere henipavirus è una delle zoonosi emergenti nella regione Asia-Pacifico. Sono stati osservati infatti altri virus di questa 'famiglia', come Hendra (HeV) e Nipah (NiV), che possono infettare gli essere umani e che trovano nei pipistrelli o nei toporagni il loro ospite naturale. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, gli henipavirus possono causare gravi malattie negli animali e nell'uomo e sono classificati con un livello di biosicurezza 4, ovvero con tassi di mortalità compresi tra il 40 e il 75%. Molto più elevati del Covid.
Il virus è ancora in fase di studio, ma al momento non sembra capace di passare agevolmente da uomo a uomo. "Non c'era uno stretto contatto o una storia di esposizione comune tra i pazienti, il che suggerisce che l'infezione nella popolazione umana potrebbe essere sporadica", scrivono i ricercatori. Anche il tracciamento dei contatti dei pazienti non ha documentato nessun contagio