Giovedì 14 Novembre 2024
MARTA OTTAVIANI
Esteri

Nuovo governo Usa. Gaetz alla Giustizia. Repubblicani spaccati

L’antivaccinista Robert Kennedy Junior alla Salute

Nuovo governo Usa. Gaetz alla Giustizia. Repubblicani spaccati

Matt Gaetz è un trumpiano di ferro, ma la sua nomina a ministro della Giustizia scuote gli stessi repubblicani: non è mai stato giudice o procuratore

Di lui si potrà dire che predica bene (speriamo), ma ha razzolato molto male. E, persino nei repubblicani, in molti temono per le decisioni che potrà prendere. Tanto che l’ex speaker della Camera Kevin McCarthy, repubblicano di ferro, riferendosi alle scelte del tycoon, ha dichiarato che gli sembrano "tutte buone, tranne una". Per il momento, però, Matt Gaetz è il prossimo Attorney General dell’amministrazione Trump. Una carica che equivale a quella del nostro ministro della Giustizia, le cui prerogative però sono ancora più estese.

Se infatti il Guardasigilli è una figura politica e a tutti gli effetti, l’Attorney General è un funzionario di alto livello, consulente del presidente degli Usa e con funzioni esecutive molto forti, soprattutto per quanto riguarda i processi federali. C’è dunque da aspettarsi che su quelli che vedono coinvolto il tycoon avrà un occhio di riguardo. In attesa di vederlo all’opera, già la sua biografia è fonte di preoccupazione all’interno dello stesso GOP e, certo, di legale ha davvero poco. Trump ha anche nominato due suoi avvocati, Todd Blanche ed Emil Bove ai vertici del minsitero della Giustizia e l’ex presidente della Sec, Jay Clayton, procuratore del distretto meridionale di New York, sede di alcuni processi a carico del tycoon. Un’altra nomina destinata a far discutere è quella di Robert Kennedy Junior, noto per le sue posizioni scettiche sui vaccini, a ministro della Salute

Classe 1982, originario della Florida e fedelissimo al presidente, Gaetz sarà il primo Attorney General in 40 anni che non abbia un passato di procuratore o giudice. E già questo non depone a suo favore. Ma a causare ancora più polemica sono le inchieste di cui è stato oggetto fino a pochi mesi fa. Membro della Camera dei rappresentanti, nel 2021 è finito sotto la lente del comitato etico della Camera per accuse di molestie sessuali, detenzioni di droghe illegali e conflitto di interessi. Avrebbe infatti accettato regali non in linea con le regole imposte dalla Camera bassa del Congresso degli Stati Uniti. Il rapporto avrebbe dovuto essere reso noto fra pochi giorni, ma, dopo il risultato elettorale, in molti credono che rimarrà nei faldoni a Capitol Hill. Per un contrappasso dantesco, dal 2021 al 2023, è stato messo sotto inchiesta proprio dal Dipartimento di Giustizia, che si appresta a guidare.

L’accusa era particolarmente infamante. Gaetz avrebbe preso parte a traffico di minorenni a scopo sessuale. L’indagine è stata chiusa e lui ne è uscito pulito. E arrabbiato. Infatti, da quel momento e per tutta la campagna elettorale, ha sfruttato i procedimenti a suo carico per recitare la parte del perseguitato dai ‘poteri forti’. Sì perché Gaetz è anche un complottista. Fra i nemici dell’America, secondo lui, ci sarebbe George Soros. Fra le sue frequentazioni ci sono anche negazionisti dell’Olocausto.

La parola ora passa al Senato, dove il partito repubblicano ha una maggioranza schiacciante e molti sono fedelissimi del presidente. Ma una nomina come quella di Gaetz potrebbe scuotere anche un GOP completamente irriconoscibile.