Domenica 8 Settembre 2024

Nucleare Iran, l'ayatollah Khamenei apre al dialogo con gli Usa. Ma avverte il presidente Pezeshkian: "Non fidarti del nemico"

La suprema guida spirituale iraniana ha affermato che non esistono barriere a trattare con Washington, ma ha stabilito una linea rossa sui possibili colloqui

L'ayatollah Ali Khamenei

L'ayatollah Ali Khamenei

Roma, 27 agosto 2024 - Nonostante le tensioni in Medio Oriente si registra una nuova apertura dell'Iran al dialogo con l'Occidente sul nucleare. Dopo il neo presidente Masoud Pezeshkian, possibilista alcuni giorni fa al telefono con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel ("Se tutte le parti dell'accordo sul nucleare manterranno i loro impegni", le parole di Pezeshkian), ora è arrivato l’ok del leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, a far sperare in una ripresa dei negoziati con gli Stati Uniti e l’Occidente sul programma nucleare di Teheran. La massima guida spirituale iraniana ha affermato che non esiste "nessuna barriera" all'impegno con gli Usa, definiti però il "nemico".

Khamenei mette in guardia Pezeshkian

Khamenei, che comunque ha l'ultima parola su tutte le questioni governative, lo ha detto mettendo in guardia proprio i ministri iraniani e il 69enne neo capo di Stato: "Non fidatevi del nemico". L'ayatollah ha anche stabilito dei limiti di manovra per i colloqui che si potrebbero svolgere sotto la regia del riformista Pezeshkian, aggiungendo: "Non dobbiamo riporre le nostre speranze nel nemico. Per i nostri piani, non dovremmo aspettare l'approvazione dei nemici".

Il ministro degli Esteri Araqchi molto attivo

Il neo ministro degli Esteri, Abbas Araqchi, è un veterano della diplomazia ed è abituato al dialogo con l'Occidente: nel 2015 ebbe un ruolo determinante nel portare a casa l'accordo internazionale sul programma nucleare iraniano (Jcpoa), naufragato nel 2018, ripreso e falliti nuovamente nell'estate del 2022. A quanto pare negli ultimi giorni Araqchi è stato molto attivo sentendo i ministri del Esteri di Qatar, Kuwait, Oman, Siria, Libano, Egitto, Arabia Saudita e Turchia, ma anche parlando i colleghi di Italia, Francia, Regno Unito e Germania.