Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

“Nube radioattiva diretta in Europa”, la Russia: distrutte armi all’uranio. Polonia: nessuna emergenza

Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza del Cremlino: “Aumento delle radiazioni già registrato in Polonia”. Ma l’agenzia atomica di Varsavia: “Picchi si verificano regolarmente, situazione normale”

Mosca, 19 maggio 2023 – Diventa un caso il gigantesco deposito di munizioni inviate dall'Occidente in Ucraina e distrutto da un bombardamento russo. Secondo Mosca conteneva munizioni all’uranio e, come conseguenza dell’esplosione, si sarebbe formata una “nube radioattiva” che si muove verso l'Europa. La versione è quella del segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, durante una riunione a Syktyvkar. Ma la Polonia smentisce seccamente: “Non abbiamo ricevuto alcuna notifica di emergenza radioattiva”.

Nikolai Patrushev
Nikolai Patrushev

L’intervento di Patrushev

Nel suo intervento, come riporta l'agenzia Ria Novosti, Patrushev ha richiamato l'attenzione sul fatto che la presunta nube radioattiva sia diretta verso l'Europa occidentale. "E un aumento delle radiazioni è già stato registrato in Polonia", ha assicurato Patrushev.

Patrushev non dice dove sarebbe avvenuto il bombardamento, ma negli ultimi giorni sono circolate sui canali Telegram immagini di un attacco russo avvenuto il 13 maggio nella regione di Khmelnitsky, a Ovest di Kiev, che ha provocato una gigantesca nuvola nera. Su vari media russi si è discussa anche l'ipotesi che potessero essere esplose munizioni all'uranio impoverito. Negli ultimi giorni, secondo le informazioni fornite dal ministero della Difesa di Mosca, si sono moltiplicati in Ucraina i bombardamenti russi su depositi di armi provenienti da Paesi Nato con lo scopo di bloccare l'annunciata controffensiva di Kiev.

Lo stesso segretario del Consiglio di sicurezza russo ha poi accusato gli Stati Uniti di aver coordinato una serie di “atti terroristici” in Russia, la cui responsabilità Mosca attribuisce al "regime neonazista" di Kiev. "Secondo le informazioni a nostra disposizione - ha detto sempre parlando a Syktyvkar - gli atti terroristici commessi in territorio russo, tra cui gli omicidi di Daria Dugina e Vladen Tatarsky e le esplosioni dell'auto di Zakhar Prilepin, del ponte di Crimea e del gasdotto Nord Stream, sono stati pianificati e condotti sotto il coordinamento delle agenzie di intelligence americane".

"Creando nuove minacce alla sicurezza nazionale della Russia, il regime neonazista di Kiev, alimentato dagli americani, ha condotto azioni terroristiche nel territorio del nostro Paese", ha insistito Patrushev, secondo cui "l'Occidente guidato dagli Stati Uniti è direttamente coinvolto nel conflitto in Ucraina al fianco del regime terroristico di Kiev. Mercenari e consiglieri stranieri sono direttamente coinvolti nelle ostilità insieme ai neonazisti ucraini".

La Polonia smentisce

Secondo l'Agenzia atomica polacca non ci sarebbe nessuna emergenza radioattiva in Europa. Sul suo sito scrive di essere “in costante contatto con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, l'Autorità di regolamentazione nucleare ucraina (Snriu)” e di aver accesso “al Sistema Internazionale di Notifica Precoce di Emergenza Radiazioni (Usie)”. Dopo le “informazioni false sul pericolo di radiazioni in Polonia” l'Agenzia spiega che “la situazione nel Paese è normale”. I picchi “osservati negli ultimi giorni in Polonia, ma anche nel resto d'Europa, non sono insoliti” e si “verificano regolarmente” con le piogge.