Parigi, 16 aprile 2019 - E' corsa alle donazioni per Notre Dame, devastata ieri notte da un tremendo incendio. Scende in campo il lusso, con una gara di solidarietà senza precedenti. Francois Pinault, il multimiliardario proprietario del Gruppo Kering, è stato il primo ad aderire all’appello del Presidente Emanuel Macron per la sottoscrizione nazionale e internazionale per trovare i fondi per far rivivere lo splendore della cattedrale.
L’imprenditore del lusso ha promesso che donerà 100 milioni di euro per il restauro della Chiesa simbolo della cultura del mondo e faro di cristianità. Un esempio questo di Pinault tutto da imitare. Ottantatré anni, sposato, quattro figli il magnate è un grande appassionato d’arte, proprietario di collezioni infinite, di Palazzo Grassi a Venezia e fautore del restauro di Punta della Dogana con lo straordinario intervento dell’architetto giapponese Tadao Ando. Il figlio Francois Henri Pinault è il Ceo e il presidente del Gruppo a Kering che controlla marchi della moda come Gucci, Saint Laurent, Balenciaga, Alexandre McQueen, Bottega Veneta. Una grande famiglia dell’imprenditoria internazionale col patriarca che secondo la classifica di Forbes nel 2018 ha avuto un patrimonio di 28 miliardi di dollari.
Poche ore dopo, è l'altro big del lusso, LVMH a rispondere, rilanciando e raddoppiando: 200 milioni di euro per Notre Dame. Il gruppo, controllato dalla famiglia Arnault, è a capo di marchi del calibro di Fendi, Bulgari, Christian Dior, DKNY, Céline, Guerlain, Givenchy, Kenzo, Loro Piana e Louis Vuitton.