Kiev, 18 agosto 2024 – E’ guerra di droni nel Kursk, la regione russa in cui dal 6 agosto è in corso l’offensiva dell’esercito di Kiev. Le forze armate ucraine dichiarano di aver abbattuto 5 missili e otto droni, da parte sua Mosca comunica di aver neutralizzato cinque velivoli senza nelle zone di confine. E nel Kursk procede l’avanzata di Kiev, che oggi rivendica la distruzione di un altro ponte sul fiume Seim dopo quello fatto saltare nelle scorse ore. Intanto sale la tensione al confine con la Bielorussia. Il presidente Lukashenko ha dichiarato che Kiev ha schierato 120mila soldati ucraini lungo la frontiera. Per contro Minsk avrebbe mobilitato un terzo delle sue forze armate. La minaccia: “macchine pronte a sparare missili con testate nucleari”.
In Ucraina l’allarme dell’Aiea, l’agenzia internazionale per l’energia atomica: la situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia è sempre più critica dopo che un drone è esploso davanti ai cancelli principali della fabbrica.
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Le forze ucraine hanno catturato "più di 100-150" prigionieri di guerra russi al giorno durante l'attacco nella regione di Kurks. Lo ha detto Oleksii Drozdenko, capo dell'amministrazione militare nella cittaà ucraina di Sumy. "A volte ci sono più di 100 o 150 prigionieri di guerra al giorno", ha detto Drozdenko. "Molti dei soldati russi che hanno sorvegliato il confine sono giovani coscritti. "Non vogliono combattere contro di noi", ha aggiunto.
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, stretto alleato della Russia di Vladimir Putin, ha lanciato nuove minacce nucleari, dopo aver denunciato che l'Ucraina avrebbe dispiegato oltre 120mila soldati al confine col suo paese. Lo riferiscono i media russi. Lukashenko, che in occasione dell'invasione russa dell'Ucraina ha permesso l'utilizzo del territorio bielorusso a Mosca, ha ventilato il rischio che vengano utilizzati i missili russi Iskander, equipaggiati con testate nucleari tattiche. "Queste sono le macchine attualmente pronte per colpire con armi nucleari tattiche... Queste sono le macchine pronte a lanciare missili con testate nucleari" ha affermato Lukashenko in un'intervista con l'emittente russa Rossiya-1. Il presidente ha annunciato un rafforzamento della consistenza numerica delle sue forze al confine con l'Ucraina, dopo che nei giorni scorsi ha denunciato provocazioni con droni da parte delle forze di Kiev.
La Bielorussia ha schierato quasi un terzo delle sue forze armate lungo l'intero confine, ha affermato il presidente Aleksandr Lukashenko in un'intervista al canale tv Rossiya. Il numero esatto di soldati non è stato specificato, ma l'esercito professionale della Bielorussia è composto da 48.000 uomini e circa 12.000 truppe destinate alla vigilanza dei confini, secondo il Military Balance del 2022 dell'International Institute for Strategic Studies, scrive il Guardian. Il presidente, stretto alleato di Vladimir Putin, ha affermato che l'Ucraina ha schierato più di 120.000 truppe al confine con la Bielorussia. "Vedendo la loro politica aggressiva, abbiamo introdotto lì e posizionato in determinati punti il nostro esercito lungo l'intero confine, in caso di guerra", ha affermato Lukashenko durante l'intervista alla televisione di stato russa.
Oltre 120.000 soldati ucraini sono schierati al confine bielorusso-ucraino. Lo ha detto il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko in un'intervista per il programma Notizie della settimana sul canale tv Rossiya. 1. "Sul confine bielorusso-ucraino tengono più di 120.000 soldati. Poiché abbiamo visto la loro politica aggressiva - ha aggiunto - abbiamo schierato i nostri militari lungo tutto il confine". Infine ha detto che Vladimir Putin e le forze armate russe "naturalmente spazzeranno via l'esercito ucraino" nella regione di Kursk.
La Russia sta lottando per rafforzare le sue difese dopo più di una settimana dallo shock provocato dall' attacco fulminante dell'Ucraina, oltre il confine, nella regione meridionale di Kursk. Funzionari statunitensi hanno fatto sapere che la Russia ha dirottato migliaia di soldati dai territori occupati all'interno dell'Ucraina per contrastare la minaccia interna. Lo si legge nel sito online della Cnn. Il presidente russo Vladimir Putin - prosegue la tv americana - ha dovuto richiamare i soldati di leva, venendo meno alla promessa fatta di non utilizzarli in prima linea. Una trincea considerevole è stata scavata nella campagna vicino alla città di Selektsionnyi, a circa 45 chilometri dal confine, a Kursk, come mostrano le immagini satellitari.
"Continuiamo a pregare perché strade di pace si possano aprire in Medio Oriente, Palestina, Israele, come pure nella martoriata Ucraina, in Myanmar, e in ogni zona di guerra, con l'impegno del dialogo e del negoziato, e astenendosi da azioni e reazioni violente". Lo ha detto papa Francesco all'Angelus.
La Russia ha rivendicato oggi la cattura di un villaggio a una quindicina di chilometri dalla città di Pokrovsk, un importante centro logistico nell'Ucraina orientale obiettivo dell'offensiva di Mosca a da diversi mesi. Le forze russe "hanno liberato il villaggio di Svyrydonivka nella Repubblica popolare di Donetsk", ha affermato in una nota il ministero della Difesa russo. Nei giorni scorsi l'esercito russo ha rivendicato la presa di diversi villaggi in questa zona, dove le sue truppe sono avanzate rapidamente dopo la presa di Otcheretyne all'inizio di maggio. La città di Pokrovsk, che prima del conflitto contava circa 61.000 abitanti, si trova su un'importante strada verso le roccaforti ucraine di Chasiv Yar e Kostiantynivka. Nei giorni scorsi le autorità ucraine hanno invitato i residenti a evacuare di fronte all'avanzata delle truppe russe.
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha avvertito che la situazione della sicurezza della centrale nucleare ucraina di Zaporizhia, la più grande d'Europa, occupata dai russi nel sud del Paese, si sta “deteriorando” dopo l'attacco di un drone nelle vicinanze. Gli esperti dell'Aiea sono stati informati di una detonazione nei pressi della centrale e si sono immediatamente recati sul posto, secondo quanto dichiarato in un comunicato dall'Onu. Il danno “sembra essere stato causato da un drone equipaggiato con una carica esplosiva”, che ha colpito la strada tra i due cancelli principali della fabbrica. La Russia incolpa l'Ucraina.
L'aeronautica militare ucraina ha colpito un altro ponte sul fiume Seim nella regione russa di Kursk. Lo ha annunciato su Telegram il comandante dell'aeronautica militare ucraina, il tenente generale Mykola Oleshchuk, riferisce Ukrinform. "Direzione Kursk. Un altro ponte in meno!" ha scritto. Secondo Oleshchuk, "gli aerei dell'aeronautica continuano a privare il nemico delle capacità logistiche con attacchi aerei di precisione, il che influisce in modo significativo sul corso delle operazioni di combattimento". Il ponte si troverebbe vicino al villaggio di Zvanoe. Non è chiaro se sia stato distrutto.
Il ministero della Difesa russo afferma che i sistemi di difesa aerea hanno abbattuto dei veicoli senza pilota nella notte. "I sistemi di difesa aerea hanno distrutto cinque droni ad ala fissa ucraini, tra cui due abbattuti nella regione di Belgorod, uno nella regione di Kursk e due nella regione di Rostov", ha affermato il ministero.
Le forze di difesa ucraine hanno abbattuto otto droni d'attacco Shahed russi e cinque missili la scorsa notte e stamattina: lo ha annunciato su Telegram il comandante dell'aeronautica militare ucraina, il tenente generale Mykola Oleshchuk, riferisce Ukrinform. Secondo l'alto ufficiale, nella notte del 18 agosto i russi hanno attaccato l'Ucraina con missili balistici lanciati dalle regioni russe di Kursk e Voronezh, missili da crociera e droni d'attacco Shahed lanciati dalla regione di Kursk. In totale, i sistemi dell'aeronautica hanno rilevato 16 bersagli aerei: un missile balistico Iskander-M, due missili balistici KN-23, due missili guidati Kh-59, tre missili da crociera, otto droni d'attacco Shahed-131/136. Le forze missilistiche antiaeree dell'aeronautica, i gruppi di tiro mobili delle Forze di difesa ucraine e le unità EW hanno abbattuto 13 obiettivi aerei nelle regioni di Kiev, Sumy e Poltava: due missili balistici KN-23, tre missili da crociera, otto droni d'attacco Shahed-131/136. Il resto dei missili che non erano inclusi nelle statistiche di quelli abbattuti non hanno raggiunto i loro obiettivi previsti, ha spiegato Oleshchuk. Non ci sarebbero state vittime.
Le forze ucraine hanno sventato un attacco missilistico russo diretto contro Kiev questa mattina presto. Lo ha annunciato l'amministrazione civile della capitale senza menzionare eventuali danni o feriti. "Questa mattina presto, il nemico ha usato armi balistiche per lanciare un attacco missilistico su Kiev", hanno riferito le autorità sul social network Telegram. Secondo la stessa fonte, è "molto probabile" che si tratti di "missili balistici nordcoreani del tipo KN-23". Secondo le prime informazioni, gli ordigni sono stati intercettati mentre si avvicinavano alla capitale ucraina e quindi non sono riusciti a raggiungere il loro obiettivo. Anche droni d'attacco russi hanno preso di mira la cittò "quasi simultaneamente" e sono stati tutti "distrutti" dalla contraerea fuori dal perimetro di Kiev e senza riportare danni.