Roma, 2 aprile 2024 – E’ sempre più caldo il fronte della guerra in Ucraina dove il presidente Volodymir Zelensky ha firmato oggi una legge che abbassa l’età del reclutamento da 27 a 25 anni. Intanto, il segretario generale Jens Stoltenberg ha proposto agli alleati di costruire un fondo per l'Ucraina da 100 miliardi nell'arco dei prossimi 5 anni (il sostegno sarebbe principalmente militare). Lo fanno sapere fonti diplomatiche alleate. Il fondo – secondo quanto riportato da fonti diplomatiche alleate – che deve ancora essere approvato dai 32 alleati, sarebbe uno dei “segni tangibili” del supporto verso Kiev e potrebbe fare la parte del leone al prossimo summit di Washington. “C'è una ragione perché si parla di 100 miliardi, è una cifra che rispecchia le esigenze di Kiev”, spiega un diplomatico occidentale.
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Il segretario generale Jens Stoltenberg ha proposto agli alleati di costruire un fondo per l'Ucraina da 100 miliardi nell'arco dei prossimi 5 anni. Lo fanno sapere fonti diplomatiche alleate. Il fondo, che deve essere approvato dai 32 alleati, sarebbe uno dei "segni tangibili" del supporto verso Kiev e potrebbe fare la parte del leone al prossimo summit di Washington. "C'è una ragione perché si parla di 100 miliardi, è una cifra che rispecchia le esigenze di Kiev", spiega un diplomatico occidentale. Il sostegno sarebbe principalmente militare.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato la legge che abbassa l'età per il reclutamento nelle forze armate: d'ora in avanti potrà avvenire a partire dai 25 anni, non più da 27. Lo rendo noto i media di Kiev.
"Per una Nato forte dobbiamo essere chiari sulla Russia, aumentare la deterrenza e la spesa per la difesa, sostenere l'adesione dell'Ucraina e l'equilibrio geografico. Ne ho discusso approfonditamente con Mark Rutte e lui si è impegnato a rispettare queste priorità. L'Estonia può sostenerlo come Segretario Generale della Nato". Lo scrive su X la premier Kaja Kallas, data spesso come possibile candidato per l'area est.
"L'Ue rappresenta una minaccia solo per coloro che disprezzano la democrazia, i diritti umani, i diritti dei cittadini e il rispetto delle regole e del diritto internazionale nelle relazioni internazionali. Non è un'alleanza aggressiva, non si deve averne paura, salvo coloro che cercano di minare il rispetto per le regole internazionali e per la democrazia e i diritti umani". Lo ha detto il portavoce dell'Ue per la politica estera, Peter Stano, interpellato nel briefing con la stampa in merito alle dichiarazione del presidente bielorusso Alexander Lukashenko, secondo cui l'Ue si starebbe preparando per un attacco alla Bielorussia. "Non lo consideriamo un presidente - ha rincarato Stano -, ha frodato le elezioni e continua a opprimere la sua popolazione, è complice dei crimini commessi dalla Russia" in Ucraina e "ovviamente" "stiamo lavorando per rendere l'Europa attrezzata per affrontare tutte le minacce che provengono da persone come Lukashenko".
La Bielorussia si sta preparando alla guerra, auspicando che non sarà necessario farla. Lo ha dichiarato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. "Non dovete credere a chi dice che vogliamo combattere. Ci stiamo preparando alla guerra, lo dico apertamente. Se volete la pace, preparatevi alla guerra", non sono stato io a dirlo. È una frase molto ben detta", ha dichiarato Lukashenko, citato dall'agenzia di stampa bielorussa Belta. Il Paese, ha aggiunto Lukashenko, sta conducendo il necessario addestramento delle unità competenti e sta fornendo alle truppe vari tipi di armi ed equipaggiamenti.
I servizi d'intelligence interna russi, Fsb, hanno detto di avere scoperto un carico di esplosivo proveniente dall'Ucraina nascosto in icone ortodosse e oggetti per funzioni religiose. Il carico, hanno aggiunto i servizi di sicurezza, è stato sequestrato nella regione nord-occidentale russa di Pskov dopo avere attraversato in un camion diversi Paesi della Ue: Romania, Ungheria, Slovacchia, Polonia, Lituania e Lettonia. Secondo gli esperti del ministero dell'Interno, la quantità di esplosivo scoperta sarebbe stata sufficiente per distruggere un edificio di cinque piani. Il conducente del camion ha detto che il carico gli era stato consegnato in un magazzino in Romania, ma non si era accorto della presenza dell'esplosivo.
All'alba, un drone ha attaccato un impianto che fa parte di una raffineria nella repubblica russa del Tatarstan, a Nizhnekamsk. E' scoppiato un incendio che i servizi di emergenza hanno domato in una ventina di minuti. Il raid è stato effettuato su iniziativa del servizio di intelligence militare ucraino (Gur), che ha rivendicato la responsabilità di numerosi attacchi a raffinerie e fabbriche russe, hanno indicato fonti vicine al settore della difesa ucraino citate dalla France Presse e dal portale di notizie Rbk Ukraine. "Si è trattato di un'operazione del Gur, un attacco con droni ucraini a un'azienda di assemblaggio di droni di Shahed. Il sito è stato danneggiato in modo significativo", ha riferito la France Presse.