
Un sentinelese punta l'arco verso un elicottero della Guardia Costiera indiana (Afp photo/ indian coast guard/ survival international)
Roma, 3 aprile 2025 – Un turista americano di 24 anni è stato arrestato della polizia indiana con l’accusa di aver visitato senza autorizzazione l’isola di North Sentinel, nell’Oceano Indiano, e aver lasciato “come offerta” una lattina di Coca-Cola alla tribù più isolata del mondo.
La vicenda e l’arresto del turista
Secondo la polizia, il viaggio di Mykhailo Viktorovych Polyakov verso l’isola (dove l’accesso agli stranieri è vietato per legge) era stato pianificato meticolosamente: avrebbe studiato le condizioni del mare, i punti di accesso più agevoli e le maree. Il turista ha inizialmente soggiornato a Port Blair, la capitale delle isole Andamane e Nicobare, per poi salpare a bordo di un’imbarcazione verso North Sentinel, 40 km più in là, il 29 marzo. Dopo essere arrivato nei pressi della meta, all’incirca alle 10 del mattino, ha esplorato la zona con un binocolo alla ricerca di segni di vita e ha persino fischiato per un’ora tentando di attirare l’attenzione della tribù, senza successo. Ma non è tutto. Il 24enne si è spinto fino a sbarcare sull’isola, dove ha raccolto dei campioni, registrato un video e lasciato una lattina di soda e una noce di cocco come “offerta per la tribù Sentinelese”, ha riferito la polizia al Press Trust of India.
Dopo essere state allertate da alcuni pescatori, le forze dell’ordine hanno proceduto ad arrestare Polyakov e a sequestrare l’imbarcazione e la GoPro contenente il video del suo sbarco.
Perché è vietato visitare North Sentinel
North Sentinel, grande all’incirca quanto Manhattan, si trova nell’arcipelago delle Antamane. Nonostante sia legalmente una divisione amministrativa autonoma dell'India, le autorità indiane rispettano il desiderio degli isolani di vivere senza contatti con il mondo esterno e pertanto vige il divieto assoluto di visitare l’area.
Famosi per essere la “tribù più isolata del mondo”, si crede che i ‘sentinelesi’ vivano in isolamento da oltre 60mila anni. Tuttavia la loro longevità viene messa a repentaglio proprio da questi contatti indesiderati, che potrebbero diffondere malattie in grado di decimarli. “Le azioni di Polyakov non hanno messo a rischio solo la sua vita, ma anche quella dell’intera tribù sentinelese – ha commentato Caroline Pearce, direttrice di Survival International (l’organizzazione per i diritti degli indigeni, ndr) – Si sa che i popoli inconttatati non hanno immunità alle malattie più diffuse provenienti dall’esterno, come l’influenza, che potrebbe sterminarli completamente”. Per di più, nel corso degli anni, i sentinelesi hanno manifestato chiaramente il lodo desiderio di evitare gli estranei. Nel 2018, J
ohn Cha u, un missionario americano 26enne, è stato ucciso da una pioggia di frecce mentre sbarcava a North Sentinel nel tentativo di convertire gli abitanti al cristianesimo. Dopodiché la tribù gli legò una corda al collo e ne trascinò via il corpo, i cui resti si trovano ancora sull’isola.