Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Nord Stream, la pista ucraina. “La Cia aveva il piano di Kiev per sabotare il gasdotto”

Il Washington Post: gli Usa, tre mesi prima del sabotaggio, è venuta a conoscenza

Il sabotaggio del Nord Stream (Ansa)

Il sabotaggio del Nord Stream (Ansa)

New York, 6 giugno 2023 – Nuove indiscrezioni di stampa continuano a far crescere la pista ucraina sul sabotaggio del Nord Stream, questa volta da Oltreoceano. Solo pochi giorni fa le notizie delle perquisizioni in Germania: autorità tedesche sono entrate nell’appartamento di una donna. Secondo un'indagine di Wdr, Ndr e Sz, si sarebbe trattato dell'ex compagna e madre del figlio di un sospettato del sabotaggio del doppio gasdotto, un militare ucraino che sarebbe attualmente impegnato in combattimento contro l'invasione russa.

Il Washington Post oggi rilancia: gli Stati Uniti avevano il piano dettagliato dell'Ucraina per sabotare il gasdotto tre mesi prima dell'attacco ai gasdotti. Era infatti il giugno del 2022 quando la Cia ha ricevuto da un'intelligence europea le informazioni che poi gli Usa hanno condiviso con la Germania e altri Paesi Ue.

Il percorso delle informazioni

Le informazioni dell'intelligence europea sono state postate sulla chat Discord dalla talpa dei leak del Pentagono e ottenute dal Washington Post tramite alcuni amici di Jack Teixeira. Il rapporto era stato stilato sulla base delle informazioni ottenute da un individuo in Ucraina ed era estremamente dettagliato: includeva infatti il numero delle persone che avrebbero agito ma anche i metodi con cui l'attacco sarebbe stato condotto. I protagonisti dell'operazione, inclusi i subacquei, facevano direttamente riferimento al generale Valerii Zaluzhnyi, l'ufficiale militare più alto in grado, nominato alla guida dell'operazione in modo che il presidente Volodymyr Zelensky non ne fosse ufficialmente a conoscenza.

Le modifiche al piano iniziale

Secondo la ricostruzione il sabotaggio sarebbe dovuto avvenire fra il 5 e il 17 giugno del 2022 ma poi è stato sospeso per ragioni non chiarite. A settembre però il piano è scattato, anche se con alcune modifiche: è stata infatti cambiata la località da cui i sabotatori si sono imbarcati ed è stato colpito anche il Nord Stream 2 e non solo il Nord Stream 1, come inizialmente previsto. Modifiche introdotte, secondo alcune fonti del Washington Post, per la consapevolezza diffusa fra i sabotatori che i dettagli della loro operazione erano stati condivisi.

Il silenzio di Kiev e Washington

L'Ucraina, la Cia e la Casa Bianca non hanno commentato con il Washington Post le rivelazioni. L'amministrazione Biden tuttavia privatamente ammette che non ci sono prove che dimostrino un coinvolgimento della Russia, mentre ne stanno emergendo sempre di più contro Kiev.