Lunedì 25 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Nord Stream, Putin e l'oggetto misterioso: le ipotesi. Resta l'allerta nel Mar Baltico

Un 'palo' fotografato dall'Agenzia per l'energia norvegese vicino al luogo del sabotaggio. Le indagini

Roma, 25 marzo 2023 - Nord Stream 2, il mistero nel Mar Baltico continua. Un oggetto a forma di palo - ma non ancora identificato - è stato trovato vicino al gasdotto. 

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Nord Stream: oggetto misterioso sul fondale vicino al gasdotto. Cosa chiede Putin
Nord Stream: oggetto misterioso sul fondale vicino al gasdotto. Cosa chiede Putin

"Identificare l'oggetto misterioso"

Il presidente russo Vladimir Putin il 14 marzo aveva dichiarato che un oggetto a forma di palo era stato trovato a 30 chilometri circa dal punto del sabotaggio dopo che, con il permesso della Danimarca, una nave della Gazprom - la compagnia russa del settore del gas - aveva effettuato un’ispezione nell’area.  Da capire se il presidente russo si riferisse allo stesso oggetto che è stato poi fotografato dall'Agenzia per l'energia danese.

Le parole del portavoce Peskov

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha sottolineato l'importanza di arrivare a capire di che cosa si tratti ed ha accolto con favore la decisione dell’Agenzia per l’energia danese di invitare alle operazioni per il recupero dell’oggetto il consorzio Nord Stream 2, con sede in Svizzera, che ha costruito il gasdotto. Peskov, citato dalla Tass, ha affermato che è necessario "stabilire di che oggetto si tratti e se sia o meno legato all’attacco terroristico" di settembre. "L’inchiesta deve essere trasparente e inclusiva in termini di partecipazione di tutti i soggetti interessati", ha aggiunto il portavoce. 

Le ipotesi

L’oggetto, che secondo gli esperti non costituirebbe comunque un rischio per la sicurezza, dovrà essere riportato in superficie con l’aiuto della difesa danese. Come didascalia alla foto, l’Agenzia chiarisce che è alto 40 centimetri con un diametro di 10. "È possibile che l’oggetto sia una boa fumogena marina", l'ipotesi che viene fatta. Ma resta anche un'alternativa decisamente più inquietante: che si tratti di un'antenna dedicata alla ricezione del segnale che ha innescato l'esplosione.

Il giallo del sabotaggio, le inchieste e il premio Pulitzer

Sul sabotaggio del settembre scorso il giornalista americano Seymour Hersh, premio Pulitzer, ha accusato gli Stati Uniti di essere stati al centro del blitz.