Venerdì 20 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Nobel per la Chimica 2023 agli scienziati dei punti quantici, imbarazzo per la fuga di notizie. Cosa è successo

I nomi dei vincitori anticipati dalla stampa dopo un comunicato pubblicato per errore. L’Accademia ha premiato un gruppo di ricercatori, il cui lavoro ha rivoluzionato il campo delle nanotecnologie

I vincintori del premio Nobel per la Chimica (Ansa)

Non è stata la solita premiazione. Quest’anno la cerimonia per la consegna dei Nobel per la Chimica è stata accompagnata da imbarazzo per una fuga di notizie. I nomi dei premiati infatti a Moungi G. Bawendi, Louis E. Brus e Alexei I. Ekimov, sono stati anticipati dalla stampa svedese stamattina. Colpa di un comunicato pubblicato per errore poi subito cancellato dal sito dell’Accademia delle scienze di Svezia.  “Prodondo rammarico” è stato espresso dal segretario generale Hans Ellegren in una conferenza stampa. “E' senz'altro un grande peccato”. 

I vincintori del premio Nobel per la Chimica (Ansa)
I vincintori del premio Nobel per la Chimica (Ansa)

Gli scienziati sono stati premiati per la scoperta e lo sviluppo dei punti quantici, nanoparticelle così piccole che le loro dimensioni ne determinano le proprietà. Questi piccolissimi componenti della nanotecnologia ora diffondono la luce dei televisori e delle lampade a QLed, e possono anche guidare i chirurghi quando rimuovono il tessuto tumorale, oltre a molte altre cose. Il loro studio ha piantato un seme importante per le nanotecnologie. Chiunque studi chimica sa che le proprietà di un elemento sono regolate dal numero di elettroni che possiede. Tuttavia, quando la materia si riduce a nano-dimensioni, si verificano fenomeni quantistici che sono determinati dalle dimensioni della materia. I Premi Nobel per la Chimica 2023 sono riusciti a produrre particelle così piccole che le loro proprietà sono determinate da fenomeni quantistici. Le particelle, chiamate punti quantici, sono ora di grande importanza per le nanotecnologie.

"Indipendentemente l'uno dall'altro - spiega l'Accademia dei Nobel - Ekimov e Brus sono riusciti a creare punti quantici e Bawendi ha rivoluzionato la produzione chimica. Oggi i punti quantici illuminano i monitor dei computer e gli schermi televisivi basati sulla tecnologia QLED. Aggiungono anche sfumature alla luce di alcune lampade LED e i biochimici e i medici li usano per mappare i tessuti biologici”.

"I punti quantici hanno molte proprietà affascinanti e insolite; è importante notare che hanno colori diversi a seconda delle loro dimensioni”, ha affermato Johan Aqvist, presidente del Comitato Nobel per la

Chimica. I fisici sapevano da tempo che, in teoria, nelle nanoparticelle potevano verificarsi effetti quantistici dipendenti dalle dimensioni, ma, all'epoca era quasi impossibile scolpire nelle nano-dimensioni. Pertanto, pochi credevano che queste conoscenze sarebbero state utilizzate nella pratica. Tuttavia, all'inizio degli anni '80, Alexei Ekimov riuscì a creare effetti quantistici dipendenti dalle dimensioni nel vetro colorato. Il colore proveniva da nanoparticelle di cloruro di rame ed Ekimov dimostrò che la dimensione delle particelle influenzava il colore del vetro attraverso effetti quantistici. Qualche anno dopo, Louis Brus ha dimostrato, per la prima volta al mondo, gli effetti quantistici dipendenti dalle dimensioni in particelle che fluttuano liberamente in un fluido. Nel 1993, Moungi Bawendi ha rivoluzionato la produzione

chimica dei punti quantici, ottenendo particelle quasi perfette. Questa qualità elevata era necessaria per poterle utilizzare nelle applicazioni. 

I ricercatori ritengono che in futuro i punti quantici potrebbero contribuire a un'elettronica flessibile, a minuscoli sensori, a celle solari più sottili e a comunicazioni quantistiche criptate. “Abbiamo appena iniziato a esplorare il potenziale di queste minuscole particelle”, hanno dichiarato gli scienziati.