Roma, 8 giugno 2024 - La 25enne Noa Argamani, uno dei quattro ostaggi tratti in salvo dall'esercito israeliano in una complessa operazione nella Striscia di Gaza, ha riabbracciato il padre mentre raggiungeva l'ospedale di Tel Hashomer. L'abbraccio è stato pubblicato in un video sui social media. Argamani è stata salvata insieme ad altri tre ostaggi da Nuseirat, nel centro di Gaza, nel corso di un'audace operazione congiunta condotta dalle Idf (Forze di Difesa israeliane), dallo Shin Bet e dalla polizia.
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La 25enne era apparsa in un video del 7 ottobre mentre i terroristi di Hamas la portavano via in moto tra le sue urla: “Non uccidetemi”. Quelle immagini divennero il
simbolo dell'attacco della fazione islamica. Più recentemente si era vista in un altro video della propaganda di Hamas. Sua madre Liora, gravemente ammalata di cancro, aveva lanciato un disperato appello per poterla riabbracciare.
L'esercito israeliano ha liberato 4 ostaggi. Oltre a Noa, ci sono Almog Meir Jan, 21 anni, che aveva finito il servizio militare tre mesi prima della sua cattura. Anche lui era stato prelevato dalla festa. Andrey Kozlov, 27 anni, lavorava come guardia di sicurezza al rave quando è stato catturato. E' un nuovo immigrato in Israele, dove era arrivato da circa un anno e mezzo fa. Shlomi Ziv, 40 anni, come Kozlov lavorava alla sicurezza della festa nel deserto. Era andato alla Supernova con, Aviv Eliyahu, un parente di sua moglie, e Jake Marlowe, un amico, entrambi uccisi nel raid di Hamas.