Martedì 16 Luglio 2024

Niger, l'aereo con gli italiani verso Ciampino. Kiev: “C’è Mosca dietro il golpe”

Ma gli Stati Uniti: “Non ci risulta”. Parigi evacuerà i cittadini francesi e “anche tutti gli europei che desiderano lasciare il Paese”

Roma, 1 agosto 2023 - Sempre più calda la situazione in Niger dopo il golpe che ha destituito il presidente Mohamed Bazoum. E Kiev punta il dito direttamente su Mosca. “È ormai assolutamente chiaro che la Russia è dietro il cosiddetto 'colpo di Stato militare’ in Niger”, scrive infatti Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, su Twitter.  "Non c'è alcuna indicazione che la Russia sia dietro" il colpo di Stato in atto in Niger "o che la stia sostenendo", dice però John Kirby, uno dei portavoce della Casa Bianca, nel corso di una conference call con i media.

Caos in Niger dopo il colpo di Stato (Ansa)
Caos in Niger dopo il colpo di Stato (Ansa)

Intanto la Francia ha deciso di avviare oggi l'evacuazione dei suoi connazionali, circa 500-600. Il primo volo diretto verso la capitale Niamey è già partito. Il ministero degli Esteri ha fatto sapere che saranno evacuati "anche i cittadini europei che desiderano lasciare il Paese". Un invito rilanciato da Berlino, che ha consigliato “tutti i cittadini tedeschi presenti a Niamey di accettare questa offerta”.

Gli italiani in Niger 

"Il governo italiano ha deciso di offrire ai nostri concittadini presenti a Niamey la possibilità di lasciare la città con un volo speciale per l'Italia – ha scritto su Twitter il ministro degli esteri Antonio Tajani –. L'Ambasciata a Niamey resterà aperta e operativa, anche per contribuire agli sforzi di mediazione un corso".

L'aereo italiano che riporta connazionali dal Niger rientrerà a Roma alle 5.30 del mattino del 2 agosto.

La Farnesina fa comunque fatto sapere che, al momento, non tutti i nostri connazionali sono intenzionati a rientrare. Gli italiani presenti sono 91 civili e 350 militari, tra istruttori e uomini del contingente di sicurezza.

Un Paese nel caos

Nel Paese regna il caos: ieri sono stati arrestati quattro ministri e il leader del partito del presidente. Il golpe in Niger è il terzo in altrettanti anni nel Sahel, dopo quelli nelle vicine ex colonie francesi del Mali e del Burkina Faso. Secondo l’Ucraina a orchestrare tutto sarebbe stata Mosca. "È una tattica russa standard: distogliere l'attenzione, cogliere l'attimo ed espandere il conflitto. Il sostegno espresso ai ribelli dai rappresentanti del Mali filorusso e del Burkina Faso (dove i mercenari della Wagner svolgono un ruolo attivo) non fa che aumentare la convinzione che la Russia abbia un piano globale per provocare instabilità volta a minare l'ordine di sicurezza globale", ha argomentato oggi il consigliere del presidente Zelensky. "È il momento di trarre le giuste conclusioni: solo la rimozione del clan di Putin e inviare la Russia a una rinascita politica possono garantire al mondo l’inviolabilità delle regole e la stabilità", ha concluso Podolyak.

La giunta militare, ieri, ha accusato la Francia di cercare di "intervenire militarmente" per reintegrare Bazoum, cosa che il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna ha negato.