Mercoledì 6 Novembre 2024
Esteri

New York sprofonda sotto il peso dei grattacieli. Cresce il rischio di inondazioni

Il risultato di una ricerca su Earth’s Future: insieme al cambiamento climatico, l’urbanizzazione ‘verticale’ è un fattore che accresce il pericolo di alluvioni

Manhattan, New York (Ansa)

Manhattan, New York (Ansa)

New York, 19 maggio 2023 – New York rischia l’inondazione. Non oggi, non domani, ma in futuro. E non solo per l’innalzamento del livello del mare legato al riscaldamento dell’atmosfera. La metropoli, che poggia su tre isole, sprofonda sotto il peso dei suoi grattacieli

E’ il risultato di una ricerca pubblicata sulla rivista Earth’s Future che stima come il milione di edifici newyorkesi pesino 764 milioni di tonnellate, pari a 140 milioni di elefanti. Questo contribuisce a far sprofondare la città a un ritmo di 1-2 mm all'anno, che raddoppia in alcune zone. "Non è qualcosa per cui andare nel panico immediatamente – ha precisato Tom Parson, il geofisico dell'Us Geological Survey che ha guidato l’indagine – ma è un processo in corso che aumenta il rischio di inondazioni". 

Il livello del mare intorno a New York, immagini satellitari alla mano, è salito di 9 centimetri dal 1950 ad oggi. E la previsione è che entro fine secolo il rischio di gravi inondazioni quadruplichi. E questo per il combinato disposto tra l’innalzamento delle acque e gli uragani sempre più frequenti e potenti. Il cedimento del suolo, fenomeno tecnicamente chiamato ‘subsidenza’, dipende anche dalla composizione di questo, che a New York è mista. Oltre ai solidi strati di scisto, c’è un mix ‘soft’ di sabbia e argilla più penetrabile. 

Oltre alla Grande Mela rischiano anche le altre metropoli costiere del mondo. "La combinazione di cedimento tettonico e provocato dall'azione dell'uomo, con l'innalzamento del livello del mare e l'aumento dell'intensità degli uragani provoca l'accelerazione dei problemi nelle aree costiere e fluviali”, si legge nella ricerca. 

Urbanizzazione e cambiamento climatico sono un mix esplosivo. “Si prevede che le principali città di tutto il mondo cresceranno in modo sproporzionato rispetto alle aree rurali, con una proiezione del 70% della popolazione mondiale che vivrà nelle città entro il 2050”. La concentrazione di persone e quindi di edifici in alcune aree rendono queste più vulnerabili e più esposte al rischio di inondazioni. “Man mano che le città costiere crescono a livello globale, la combinazione di densificazione edilizia e innalzamento del livello del mare implica un crescente rischio di inondazioni”. Lo scopo della ricerca è “sensibilizzare sul fatto che ogni altro grattacielo costruito in località costiere, fluviali o lungolaghi potrebbe contribuire al futuro rischio di inondazioni e che potrebbe essere necessario includere strategie di mitigazione”.