Roma, 12 novembre 2024 – Mentre lo stratega trumpiano Steve Bannon avverte Bruxelles (“I soldi per Kiev sono finiti, li metta l'Europa”), la candidata designata ad assumere la carica di Alto Rappresentante Ue, Kaja Kallas, tiene il punto: "La vittoria dell'Ucraina è una priorità per tutti noi. La situazione sul campo di battaglia è molto difficile ed è per questo che dobbiamo continuare a lavorare ogni giorno, oggi, domani e per tutto il tempo necessario, con tutti i finanziamenti militari e gli aiuti umanitari necessari". E ha ribadito: "Tutto ciò deve essere sostenuto da un percorso chiaro per l'adesione dell'Ucraina all'Ue: si tratta di sicurezza europea e di principi europei".
Il missile ipersonico Zircon, una nuvola di plasma lo rende invisibile
FT: “I due punti del piano di Zelensky che potrebbero sedurre Trump”
Le notizie di oggi in diretta
Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, si recherà a Bruxelles per incontri con Nato e Ue oggi e domani per discutere del sostegno all'Ucraina. Domani Blinken vedrà anche il nuovo Segretario generale della Nato Rutte. Blinken raggiungerà poi il presidente Biden a Lima per il vertice Apec e a Rio de Janeiro per il G20 dal 14 al 19 novembre.
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con una pioggia di 110 droni di vario tipo, inclusi i velivoli kamikaze Shahed di fabbricazione iraniana, tre missili e varie bombe guidate: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica di Kiev, sottolineando che 46 droni nemici sono stati abbattuti su numerose regioni inclusa quella della capitale. Un missile antiaereo guidato S-300 ha attaccato la regione di Chernihiv, mentre due missili guidati X-59/69 e bombe guidate hanno preso di mira le regioni di Sumy e Kharkiv. Oltre ai 46 droni distrutti, altri 60 sono andati dispersi e due si sono diretti verso la Bielorussia.
Una nave da guerra della marina russa equipaggiata con missili da crociera ipersonici Zircon ha condotto delle esercitazioni nella Manica: lo riferisce Ria Novosti. La nave, la fregata Admiral Golovko del Progetto 22350, ha attraversato il canale per svolgere compiti nell'Oceano Atlantico. Durante la sua permanenza nella Manica, la nave ha svolto esercitazioni antiterrorismo e addestramenti per evitare obiettivi pericolosi, riporta l'agenzia di stampa russa, citando l'ufficio stampa della Flotta del Nord.
"Non saranno cinque anni facili. Nel continente europeo è in corso una guerra su larga scala. La Russia è contro l'Ucraina. Vedo coalizioni autocratiche formarsi intorno a noi e minacciosi spostamenti geopolitici in tutto il mondo" ha detto Kallas nella sua presentazione. Per l'ex premier estone attori come Russia, Cina, Corea del Nord e Iran "mirano a cambiare l'ordine internazionale basato sulle regole", con Pechino e Mosca che utilizzano "le interdipendenze come arma" e sfruttano "l'apertura delle nostre società contro di noi". " "Dobbiamo essere consapevoli della minaccia e rispondere di conseguenza, insieme ai nostri alleati e partner più stretti, senza perdere nemmeno un centimetro di ciò che siamo" ha esortato Kallas che quindi ha indicato nella vittoria dell'Ucraina una delle priorità del suo mandato. Kallas ha inoltre sottolineato la necessità di aumentare gli investimenti in sicurezza e difesa. "Non possiamo accettare che Russia, Iran e Corea del Nord producano più equipaggiamenti e munizioni dell'intera comunità euro-atlantica" ha detto, aggiungendo che occorre "investire di più nella difesa e assumerci maggiori responsabilità". "Abbiamo i mezzi per produrli" ha aggiunto, impegnandosi a lavorare "insieme al Commissario per la Difesa per questo".
L'eventuale fornitura di missili Taurus tedeschi a Kiev non cambierà il corso delle ostilità in Ucraina, ma aumenterà il rischio che il conflitto raggiunga "la sua fase più pericolosa": lo scrive su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev. Friedrich "Merz, candidato alla carica di cancelliere tedesco, ha annunciato un ultimatum alla Russia", minacciando Mosca di dare "i missili tedeschi Taurus ai Khokhl (gli ucraini, ndr), scrive Medvedev. "È chiaro che questi 'ultimatum' sono di natura elettorale. È chiaro che questi missili non sono in grado di cambiare nulla di significativo nel corso delle operazioni militari", prosegue l'ex presidente russo. "La loro consegna è solo un modo per prolungare l'agonia del regime di Bandera - commenta riferendosi al nazionalista ucraino Stepan Bandera -. Ma gli attacchi con missili cruise aumentano il rischio che il conflitto raggiunga la sua fase più pericolosa".