Venerdì 27 Settembre 2024
Luca Bolognini
Esteri

Nave Ruby con fertilizzante esplosivo, allarme in Gran Bretagna. Cosa sta succedendo

Per alcuni analisti è “una nave fantasma russa”. A bordo oltre 20mila tonnellate di nitrato d’ammonio, lo stesso composto chimico che causò la devastante esplosione a Beirut nel 2020, che uccise oltre 200mila persone

La mappa della nave Ruby

La mappa della nave Ruby

Londra, 27 settembre 2024. Si chiama anche lei Ruby, ma più che rubare i cuori (come Karima El Mahroug, la 17enne che inguaiò Silvio Berlusconi) li raggela. La nave cargo battente bandiera maltese, che porta lo stesso nome della ragazza protagonista delle cene eleganti ad Arcore, si trova ora al largo delle coste del Kent nel Regno Unito col suo carico di fertilizzante potenzialmente esplosivo. Le stime parlano di 20mila tonnellate di nitrato d’ammonio. Il problema? La nave è danneggiata e proprio per questo, pur essendo accompagnata da un rimorchiatore di scorta, diversi Paesi le hanno negato l’accesso ai loro porti.

La situazione

La Guardia Costiera britannica è in contatto con la nave, che secondo i dati di tracciamento, giovedì mattina si trovava nel Mare del Nord al largo della costa del Kent. Il cargo, di proprietà della società maltese Ruby Enterprise, è partita dal porto russo di Kandalaksha nel mese di luglio. Secondo alcuni analisti, potrebbe perfino far parte della famigerata “flotta fantasma” che aiuta la Russia ad aggirare le sanzioni occidentali. Ma i legami con Mosca, è bene sottolinearlo, non sono stati provati.

Il precedente

Per navigare nelle acque territoriali britanniche non c’è bisogno di alcun permesso, se gli scopi sono considerati legittimi. Sebbene non ci siano indicazioni di un pericolo immediato, il nitrato d’ammonio è lo stesso composto chimico che causò un'esplosione devastante in un magazzino di Beirut nel 2020 e che uccise oltre 200 persone e ne ferì 6mila. La Ruby, in questo momento, sta trasportando circa sette volte la quantità di nitrato di ammonio che si trovava nel porto della capitale libanese quattro anni fa.

L’ispezione e i danni

Poco dopo la partenza dalla Russia, la nave era stata sorpresa da una tempesta e lo scafo della Ruby aveva toccato il fondo del mare. Il cargo aveva proseguito il suo viaggio attorno alla penisola di Kola ed era attraccato a Tromso. Le autorità norvegesi hanno controllato il natante è si sono assicurate che rispettasse gli standard minimi di sicurezza. Sono stati riscontrati danni allo scafo, all’elica e al timone, ma la Ruby è stata comunque giudicata in grado di navigare.

Il no lituano

Nonostante le rassicurazioni di Oslo, il porto di Klaipeda, in Lituania, ha rifiutato l’ingresso alla Ruby. Algia Latakas, amministratore delegato dell'autorità portuale, ha dichiarato alla Bbc che il no è arrivato proprio "a causa del carico". Anche la Svezia sembrava avesse negato il permesso di attraccare, ma Stoccolma ha successivamente detto che non era vero.

Verso casa

La Ruby, in questo momento, si dovrebbe dirigere – secondo le ultime informazioni disponibili – verso il porto maltese di Marsaxlokk (Marsa Scirocco in italiano). La Valletta ha tuttavia già fatto sapere che darà il via libera solo se la nave svuoterà prima il suo carico.