Roma, 20 settembre 2024 – L’incubo di un’esplosione dagli effetti devastanti ha messo in allarme le autorità svedesi dopo che la nave mercantile Ruby, partita dalla Russia con a bordo 20.000 tonnellate di nitrato d'ammonio e rimasta danneggiata durante le operazioni di carico, si trova nel Mare del Nord. Per avere idea dei possibili effetti di una deflagrazione, basti pensare all’esplosione avvenuta nel 2020 nel porto di Beirut, quando 2.750 tonnellate di nitrato d'ammonio, in pratica circa un sesto dell’attuale carico, provocarono la morte di 218 persone, il ferimento di altre settemila e lasciarono senza tetto oltre 300mila persone.
Anche per questo la Norvegia ha negato all’equipaggio della Ruby un porto sicuro, come richiesto. Secondo quanto riportato da diversi media, la nave, battente bandiera maltese, è partita dalla Russia artica e dopo una tappa d'emergenza a Tromso – nel nord della Norvegia, tre settimane fa, ha circumnavigato il Paese scandinavo e si trova attualmente nel Mare del Nord, in rotta verso la Lituania. Nelle prossime ore la nave mercantile dovrebbe varcare le acque tra la Svezia e la Danimarca, passando lo stretto di Oresund e il ponte che collega Malmo a Copenaghen ,per poi entrare nel Mar Baltico.
Intanto le autorità svedesi hanno convocato una riunione di crisi. La radio di servizio pubblico svedese, Sveriges Radio, riporta che le autorità delle regioni costiere e la protezione civile hanno tenuto una riunione d'emergenza e monitorano attentamente il viaggio della nave. “Dall'informazione disponibile attualmente non ci sono rischi che potrebbe succedere qualcosa di pericoloso qui, anche se la nave non si trova in condizioni ottimali. Se il carico non è danneggiato, non c'è pericolo” ha dichiarato Rolf Weinander, esperto in materia presso la protezione civile svedese, Msb, intervistato da Sveriges Radio. Weinander ha sottolineato inoltre che solo in caso di un incendio a bordo ci sarebbe un forte pericolo d'esplosione.