Mosca, 20 febbraio 2024 – Non si è fatta attendere la risposta del Cremlino al video in cui la vedova di Navalny punta il dito contro Vladimir Putin per la morte del marito. Tramite il portavoce Peskov, la Russia ha replicato che quelle di Yulia Navalnaya “sono accuse assolutamente infondate e rozze contro il capo dello Stato russo”. "Ad essere sincero, non ho familiarità con questo discorso, ma se conteneva tali parole, ancora una volta, questa non è altro che un'accusa infondata", ha ribadito Peskov. Intanto Mosca ha inserito il fratello di Navalny, Oleg, nella lista dei ricercati.
Usa: nuove sanzioni alla Russia, Ue convoca incaricato di Mosca
L’Unione Europea, nella persona di Michael Siebert, direttore generale del Servizio di Azione Esterna dell'Ue per l'Europa orientale, la Russia, l'Asia centrale, ha convocato a Bruxelles l'incaricato d'affari della Missione della Federazione russa presso l'Unione europea, Kirill Logvinov. L’Ue ha espresso la propria indignazione per la morte del politico dell'opposizione russa Alexei Navalny, la cui responsabilità finale, si sottolinea, ricade sul presidente Putin e sulle autorità russe, e ha invitato la Russia a consentire un'indagine internazionale indipendente e trasparente. Ma il portavoce del Cremlino Peskov ha già detto che Mosca non accetterà. Anche la Farnesina chiama l’ambasciatore russo per “chiarimenti” mentre gli Stati Uniti annunciano per venerdì un nuovo pacchetto di “rilevanti sanzioni” all’indirizzo della Russia, “responsabile di quanto accaduto a Navalny”.
Yulia Navalnaya: me ne frego del portavoce di un assassino
Yulia Navalnaya ha replicato a Peskov su X, prima che il suo account venisse sospeso. "Me ne frego di come commenta le mie parole l'addetto stampa dell'assassino: restituite il corpo di Aleksey e lasciatelo seppellire con dignità, non impedite alla gente di salutarlo". Navalnaya ieri ha chiesto alla Ue di non riconoscere le elezioni presidenziali che si svolgeranno il mese prossimo e alle quali Vladimir Putin si presenta per un quinto mandato. Nell'appello, di cui il team di Navalny, oggi pubblica il contenuto, la donna afferma che “un presidente che ha ucciso il suo principale avversario politico non può essere legittimo per definizione”.
Salvini: “La chiarezza la faranno i giudici”
Anche Salvini oggi è intervenuto sulle accuse mosse da Navalnaya.
“Difficilmente riesco a sapere cosa succede in Italia, come posso giudicare cosa è successo dall'altra parte del mondo. Capisco la posizione della moglie di Navalny, bisogna fare chiarezza. Ma la fanno i medici, i giudici, non la facciamo noi”, ha detto il vicepremier parlando della partecipazione della Lega alla fiaccolata di ieri sera, nel corso della quale sono stati fischiati gli esponenti del partito. “Le contestazioni alla Lega da parte della sinistra ci sono tutti i giorni, sulla Tav, sul Ponte sullo stretto, sulla riforma del fisco e della giustizia. - commenta intervistato a Rtl 102.5 - Noi eravamo in piazza per chiedere chiarezza e la fine di tutti i conflitti aperti. Tutte le fesserie sui legami con la Russia sono state archiviate, i giudici hanno detto non esiste nulla”.