Giovedì 29 Agosto 2024

Naufragio Bayesian, altri due indagati: l’ufficiale di macchina e il marinaio di guardia

Dopo il comandante del veliero sono stati iscritti nel registro degli indagati anche Tim Parker Eaton e Matthew Griffith. Si valuta la posizione del primo ufficiale Tjis Koopmans

Roma, 28 agosto 2024 - Per l'affondamento del veliero Bayesian il 19 agosto scorso c'è un secondo e un terzo indagato: dopo il comandante James Cutfield sono stati iscritti nel registro anche l'ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio di guardia in plancia Matthew Griffith. Tutti sono accusati omicidio colposo plurimo e naufragio colposo, ma potrebbero non essere gli unici infatti si stanno valutando la posizione del primo ufficiale Tjis Koopmans, olandese.

"Parker Eaton non controllò la chiusura dei portelloni”

Secondo gli investigatori Parker Eaton rientra tra i responsabili della tragedia perché non aver controllato l'attivazione dei sistemi di sicurezza durante la tempesta, quindi la chiusura effettiva dei portelloni. Lo Yacht di conseguenza avrebbe imbarcato acqua fino ad affondare, provocando la morte di sette persone, tra cui il proprietario dei Bayesian, il miliardario Mike Lynch, assieme alla figlia Hannah, di 18 anni.

Allagata la sala macchine e black out

La leggerezza dell'ingegnere inglese responsabile della sala macchine del Bayesian, nel non controllare la chiusura dei portelloni e dei compartimenti stagni, secondo gli inquirenti avrebbe portato allagamenti, in particolare proprio nei locali della sala macchine, causando un black out nel mega-yacht. Nel concatenarsi degli eventi la mancanza di energia avrebbe impedito l'accensione dei motori per poter reagire alla tempesta, come invece ha fatto il veliero olandese ormeggiato lì vicino, al largo dal porto di Porticello.

Matthew Griffith non diede l’allarme in tempo

Al marinaio francese di 22 anni, Matthew Griffith, è stato contestato il mancato allarme tempestivo sull'arrivo della bufera. Invece a Koopmans, il primo ufficiale non ancora indagato, potrebbe essere contestato il fatto di non avere disposto i dispositivi di sicurezza, in concorso col comandante James Cutfield.

Il comandante pronto a lasciare l'Italia

Il comandante Cutfield, indagato per omicidio colposo plurimo e naufragio colposo, ieri davanti ai pm di Termini Imerese si è avvalso della facoltà di non rispondere. Cutfield oggi è in partenza: aveva perso il passaporto nel naufragio ed ha atteso una copia del documento per poter lasciare l’Italia con la moglie che l'ha raggiunto dalla Spagna.

Guardia Costiera: monitoraggio fuoriuscita di idrocarburi

Intanto proseguono le attività di monitoraggio ambientale da parte della Guardia Costiera nello specchio d'acqua davanti a Porticello dove è affondato lo yacht. Al momento non si registrano eventuali fuoriuscite di idrocarburi dallo scafo che nei serbatoi contiene 18 mila litri di carburante. Vengono costantemente prelevati campioni dai sommozzatori dei Nuclei Subacquei Guardia Costiera di Napoli e Messina, con l'ausilio di un veicolo subacqueo a controllo remoto Remotely operated vehicle (Rov) e l'impiego di specifiche sonde parametriche per l'analisi ed il monitoraggio qualitativo delle acque, in collaborazione con il personale dell'Arpa Sicilia.