Mercoledì 25 Dicembre 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Esteri

Bombe Nato sulla Russia, si allarga il fronte dei Paesi favorevoli. Cresce il rischio di guerra globale

Anche la Francia con Lituania, Olanda e Svezia ritiene legittimo che l’Ucraina possa colpire obiettivi militari in territorio russo con armi fornite dai Paesi dell’Alleanza Atlantica

Roma, 29 maggio 2024 – Dopo la Lituania anche l’Olanda è favorevole, come già era la Svezia, a consentire a Kiev di usare le armi occidentali per colpire obiettivi nel territorio russo.

Il presidente francese Emmanuel Macron con il cancelliere tedesco Olaf Scholz
Il presidente francese Emmanuel Macron con il cancelliere tedesco Olaf Scholz

E soprattutto lo è la Francia, dato che ieri il presidente Emmanuel Macron ha detto che "dobbiamo permettere agli ucraini di neutralizzare le postazioni militari da cui vengono lanciati i missili, le postazioni militari da cui viene attaccata l’Ucraina". "È una necessità" ha ribadito il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, che ieri ha sottolineato che "questa è una guerra di aggressione, e l’Ucraina, secondo il diritto internazionale, ha diritto all’autodifesa, che include anche il diritto di colpire obiettivi militari legittimi all’interno della Russia".

Netta la posizione dell’Alto rappresentante Ue per esteri e difesa, Josep Borrell. "È chiaro – ha detto in conferenza stampa al termine del Consiglio Difesa – che per l’Ucraina colpire obiettivi militari in territorio russo per difendersi dagli attacchi è legittimo dal punto di vista del diritto internazionale, ma è altrettanto chiaro che la decisione di rimuovere le restrizioni all’uso delle armi fornite a Kiev spetta ad ogni singolo Stato membro. Nessuno può costringerli a farlo e nessuno forzerà questa decisione a livello europeo".

Missili Nato
Missili Nato

Le posizioni sono però in evoluzione. "Alcuni Paesi Ue fino a poche settimane fa erano contrari a permettere all’Ucraina di usare le armi occidentali per colpire obiettivi militari in Russia – ha detto Borrell – ma adesso hanno accettato di modificare questa limitazione". E altri potrebbero seguire, in particolare Polonia, Lettonia ed Estonia. Borrell ha anche detto che tra gli Stati membri dell’Ue "per ora non c’è consenso" sull’invio di addestratori militari Ue in Ucraina per formare sul posto i soldati ucraini. La posizione di Borrell e Stoltenberg ha suscitano dure reazioni dai candidati pacifisti e dei leghisti, con il segretario Salvini che definisce Borrell "un bombarolo".

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Da parte del Cremlino, inevitabili, giungono le consuete minacce. "Ci saranno serie conseguenze per la Nato se permetterà all’Ucraina di colpire con missili occidentali il territorio russo" ha detto Vladimir Putin, secondo il quale "l’invio di truppe occidentali sul terreno in Ucraina porterebbe a un conflitto globale". Putin ha anche insultato Stoltenberg dicendo di aver dialogato con lui "quando non soffriva ancora di demenza". Non male come diplomazia.