Parigi, 28 giugno 2023 – Notte di scontri e disordini a Nanterre, comune alle porte di Parigi, dopo che ieri mattina un ragazzino di 17 anni, Nahel M., è stato ucciso da un agente di polizia. Dal video amatoriale diffuso sul web si vede il poliziotto che punta la pistola contro la vittima in auto a un posto di blocco. Poi quando la macchina parte, spara. Il presidente Macron in visita a Marsiglia, nell’esprimere “rispetto e affetto” per la famiglia della vittima, ha dichiarato: “Nulla giustifica la morte di un giovane”. La premier Elisabeth Borne parla di un intervento, quello della polizia, che “chiaramente sembra non rispettare le regole di ingaggio”.
Una pagina nera della storia della città. “Nanterre ha vissuto uno dei giorni più terribili della sua storia”, ha commentato il sindaco Patrick Jarry, definendo quelle immagini “devastanti” .
Disordini nella notte
Nel corso della notte scorsa sono stati 1.200 gli agenti di polizia dispiegati per le strade di Nanterre e saranno 2mila quelli che verranno mobilitati stanotte, come ha annunciato Darminin. Quest’ultimo ha condannato le violenze urbane accadute nelle ultime ore: circa 40 auto incendiate, 25 agenti lievemente feriti e 31 persone arrestate.
Gli scontri, iniziati nel tardo pomeriggio di martedì, sono proseguiti fino a notte inoltrata, verso le 3.30, estendendosi anche alle zone limitrofe dell’hinterland parigino, tra i dipartimenti di Hauts-de-Seine, Seine-Saint-Denis e Val-de-Marne. Ai botti e fuochi d’artificio utilizzati per bruciare i veicoli le forze dell’ordine hanno replicato con gas lacrimogeni. A Mantes-la-Jolie il municipio del distretto di Val-Fourrè è stato incendiato. Atti di vandalismo si sono verificati anche a Mulhouse, Digione e Bordeaux. Il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha lanciato oggi un appello “alla calma”, esortando ad attendere l’esito delle indagini e “la verità dell’inchiesta giudiziaria”, prima di ‘insorgere’.
Chi sono i due agenti, uno è in stato di fermo
Non sembrerebbe presentare alcun tipo di problema il “fascicolo amministrativo” dei due poliziotti, che hanno effettuato il controllo stradale conclusosi con la morte del 17enne. Lo chiarisce ancora Darmanin, secondo cui i due sono considerati “esperti”. Uno di loro, attualmente, è in stato di fermo con l’accusa di omicidio colposo.
I due, di età comprese tra i 38 e i 40 anni, operano nella Direzione ordine pubblico e sicurezza stradale, svolgendo il loro servizio a bordo di motociclette.
Il ministro dell’Interno ha fatto sapere che “prenderà decisioni amministrative di sospensione nel caso della formalizzazione di accuse a carico dell'agente”, oltre alle normali sanzioni previste dalla giustizia.
Nel frattempo, il Difensore dei diritti francese, Claire Hédon, ha annunciato l’apertura di un’inchiesta che faccia chiarezza sul “tragico epilogo di questo intervento di polizia”.
Il cordoglio del presidente Macron
Il capo dello Stato francese Macron, nel corso dell’ultimo consiglio dei ministri ha espresso il proprio “cordoglio” in merito alla vicenda del giovane automobilista ucciso dalla polizia, dicendo di essere “profondamente commosso”. Lo ha riferito il portavoce del governo, Oliver Véran.
Il presidente ha chiesto al ministro Darmanin di essere aggiornato sugli sviluppi degli eventi di Nanterre. Ha auspicato, inoltre, risposte “in piena trasparenza” e “una comunicazione da parte della giustizia non appena si concluderà il fermo” del poliziotto.
“Spetta alla giustizia stabilire la verità ed individuare le responsabilità – ha scritto in un tweet – . Auspico che questo lavoro possa concludersi rapidamente. In un tale contesto, ciò di cui Nanterre e la Nazione hanno bisogno, sono il rispetto e la calma”.
Nonostante l’episodio drammatico, il premier ha sottolineato che “i nostri poliziotti e gendarmi sono impegnati per proteggerci e servire la Repubblica. A loro va ogni giorno il mio ringraziamento. Lo fanno in un quadro deontologico che va rispettato”.
L’appello del sindaco di Nanterre
Anche il sindaco Jarry è unito all’appello del ministro Darmanin per ripristinare l’ordine in città e “fermare questa spirale distruttiva”. “La nostra città si è risvegliata sotto choc, rovinata, sfregiata e preoccupata per questa esplosione di violenze – ha detto in conferenza stampa –. Vogliamo giustizia e l’avremo”.
Ha poi aggiunto: “Con la famiglia e gli amici vogliamo giustizia per Nahel, e l'avremo attraverso la nostra mobilitazione pacifica, con i suoi avvocati, dinanzi al tribunale e a tutti coloro che hanno la giustizia nel cuore”.
Il primo cittadino sarà presente domani alla marcia bianca in omaggio a Nahel annunciata oggi dalla madre della vittima . “Non molleremo – ha concluso –. La città che ha sempre saputo unirsi supererà questa terribile prova”.