Domenica 2 Febbraio 2025
REDAZIONE ESTERI

Droni, sensori e un idrofono: così riparte la caccia al mostro di Loch Ness

Nel weekend via alla più grande ricerca messa in piedi negli ultimi 50 anni. Gli appassionati di questo mistero hanno preso d'assalto le strutture alberghiere sulla strada A28 che costeggia la sponda occidentale del lago

Nel weekend sul lago delle Highlands scozzesi ripartono le ricerche del mostro di Loch Ness

Roma, 21 agosto 2023 – Riparte la ricerca del mostro di Loch Ness. A 90 anni dall'annuncio di Aldie Mackay ai clienti dell'hotel Drumnadrochit dell'avvistamento di un bestia d'acqua preistorica presente nelle profondità del lago delle Highlands scozzesi, centinaia di volontari e appassionati del mostro di Loch Ness sono pronti a far partire la più grande caccia mai messa in piedi negli ultimi 50 anni. L'appuntamento, organizzato dal Centro di Loch Ness che da decenni è sulle tracce della creatura ribattezzata 'Nessie', è fissato per il prossimo weekend. In collaborazione con i volontari di Loch Ness Exploration, per cercare nuove tracce del mostro saranno impiegate attrezzature di rilevamento mai utilizzate prima sul lago, tra cui droni per produrre immagini termiche dell'acqua dall'aria utilizzando telecamere a infrarossi, nonché un idrofono per rilevare segnali acustici sotto la superficie.

Pesci di grandi dimensioni come uno storione gigante; oppure un rettile marino preistorico. Il mostro di Loch Ness nel corso dei decenni è stato cercato seguendo diversi identikit, ma di risultati concreti non ne sono stati raggiunti. Le acque del lago scozzese, che nella sua massima profondità supera abbondantemente i 230 metri, hanno cullato il mistero intorno a questa creatura diventata una delle più famose al mondo. "Il nostro obiettivo è sempre stato quello di registrare, studiare e analizzare tutti i comportamenti e i fenomeni naturali che possono essere più difficili da spiegare", ha dichiarato Alan McKenna della Loch Ness Exploration. I ricercatori saranno guidati proprio da mr McKenna che fornirà le coordinate e le modalità su come registrare gli eventuali ritrovamenti. "La nostra speranza è quella di ispirare una nuova generazione di appassionati di Loch Ness - ha detto ancora McKenna - e, unendovi a questa ricerca condotta su larga scala, avrete la possibilità di contribuire personalmente a questo affascinante mistero che ha affascinato cosi' tante persone in tutto il mondo".

Il via a nuove ricerche ha riacceso l'entusiasmo degli appassionati del mostro di Loch Ness che hanno preso d'assalto le strutture alberghiere sulla strada A28, quella che costeggia la sponda occidentale del lago. Fra queste strutture c'è naturalmente anche l'hotel Drumnadrochit, l'albergo dove venne fatto l'annuncio del presunto primo avvistamento. "Il rinnovato interesse per la leggenda del mostro ha portato a prenotazioni incredibili per tutta la stagione estiva", ha dichiarato Fraser Campbell, direttore del Cobbs Group, proprietario proprio del vecchio hotel Drumnadrochit. "Parte del fascino duraturo della storia del mostro di Loch Ness è la sua accessibilità; giungere alla riva ed immergersi nell'atmosfera mitologica del lago è semplicissimo", ha precisato Paul Nixon, direttore generale del Loch Ness Centre.