Roma, 8 aprile 2024 - Mosca vuole radere al suolo Kharkiv, seconda città dell'Ucraina, renderla "zona grigia" e inabitabile per la popolazione civile. E ci sta riuscendo, come denuncia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X, sottolineando che viene presa di mira da missili e droni russi giorno e notte. Notti lunghe, con le restrizioni ai consumi di energia elettrica nella regione conseguenza proprio dei raid russi la notte scorsa, quando una linea aerea ad alta tensione nella regione è stata disconnessa.
Mosca vuole distruggere Kharkiv
Sebbene Zelensky assicuri che le forze ucraine stanno facendo di tutto per proteggere la città, la situazione è al limite. A molti sembra chiara la volontà di distruggere, e non di conquistare, di Mosca. Il britannico Economist in un suo reportage ipotizza proprio questo. E lo sta dimostrano l'aumento esponenziale dei bombardamenti su Kharkiv su obiettivi sia militari che civili.
Non riesce a conquistarla
Ma perché Mosca vorrebbe spazzare via la seconda città dell'Ucraina? La risposta è tragica nella sua semplicità: non riuscirebbe a conquistarla con le forze di terra, fallirebbe come ha fallito già nel 2022. Quindi, secondo Denys Yaroslavsky, importante uomo d'affari e ora comandante delle forze ucraine in città, gli 'orchi' "non saranno in grado di prendere Kharkiv, ma di distruggerla, forse". Yaroslavsky nell'articolo sottolinea il fatto che i numerosi attacchi hanno messo fuori uso alcune delle batterie anti-aeree Patriot poste in difesa della città, e ora la città rischia un destino simile a quello di Aleppo in Siria.
Kharkiv sarebbe vittoria morale e duro colpo a Ucraina
Su X il consigliere della presidenza, Anton Gerashchenko, ha pubblicato un estratto di una trasmissione tv russa dove un esperto parla di Kharkiv e delle intenzioni di Mosca di raderla al suolo. Secondo l'ospite della trasmissione Kharkiv è una città molto importante, colpirla duramente, o al limite conquistarla, non sarebbe una grande vittoria militare ma una decisiva vittoria morale sulla popolazione e sulla società ucraina che spaccherebbe in due il Paese.