Martedì 29 Ottobre 2024

Monte Fuji ancora senza neve: non succedeva da 130 anni

Solitamente l’iconica vetta inizia a imbiancarsi nei primi giorni di ottobre. L’esperto: “Il cambiamento climatico potrebbe avere un ruolo”

L'iconica cima innevata del Monte Fuji in un'immagine d'archivio

L'iconica cima innevata del Monte Fuji in un'immagine d'archivio

Roma, 30 ottobre 2024 – La cima innevata del Monte Fuji è uno dei simboli del Giappone e attrae ogni anno centinaia di migliaia di turisti che vogliono ammirare dal vivo questo panorama iconico. Ma quest’anno il celebre cappello bianco della montagna si sta facendo attendere molto più del dovuto.

Finora il picco è rimasto senza neve, segnando un record: l’agenzia meteorologica giapponese ha dichiarato che da quando sono iniziate le registrazioni, 130 anni fa, le sue pendici non sono mai arrivate a questo punto dell’anno senza essere spolverate di bianco. 

Le nevicate che imbiancano la sommità del vulcano iniziano in media il 2 ottobre. Lo scorso anno, ad esempio, la cima si è innevata il 5 ottobre, sebbene – come riportato dall’emittente nipponica NHK – a inizio novembre abbia iniziato a sciogliersi per il clima caldo.

Quest’anno, a causa del clima più tiepido, non sono ancora state osservate nevicate, ha dichiarato Yutaka Katsuta, meteorologo del Kofu Local Meteorological Office. La data di quest’anno (il 29 ottobre) batte il record del 26 ottobre, che è stato registrato sia nel 1955 che nel 2016

Katsuta ha spiegato all’Afp: “Le temperature più alte di quest’estate sono continuate fino a settembre, impedendo l’ingresso dell’aria fredda”. Secondo il meteorologo, il cambiamento climatico potrebbe avere un certo grado di impatto nel ritardo della formazione del manto nevoso su uno dei monumenti naturali più importanti del Giappone. 

La stagione estiva giapponese di quest’anno è stata la più calda di sempre, con ondate di calore estreme e anche in autunno il Paese è rimasto insolitamente caldo, con almeno 74 città che hanno registrato temperature di 30° C o superiori nella prima settimana di ottobre, secondo i dati di Climate Central.