Parigi, 2 settembre 2024 – Dominique P., 71 anni, per 10 anni ha drogato la moglie, cercando poi sconosciuti che la violentassero, partecipando e riprendendo le drammatiche violenze. Per lui oggi si è aperto il processo ad Avignone, l’uomo era presente in aula così come la vittima, Gisàle P., 72 anni, in tribunale con i suoi legali e i tre figli, intenzionata ad “affrontare lo sguardo” non solo dell’ex marito carnefice ma anche “dei 51 uomini” dai 26 ai 74 anni che hanno approfittato di lei a sua insaputa, secondo uno dei suoi avvocati. Diciotto di questi erano nella gabbia degli accusati. Il processo andrà avanti fino al 20 dicembre.
“Si vergogna di quello che ha fatto, è imperdonabile”, ha detto ai giudici Béatrice Zavarro, l’avvocata di Dominique. Alcuni degli imputati sono comparsi in aula con occhiali scuri, altri con una mascherina anti-Covid che copre il viso.
Alcuni sono pompieri, altri artigiani, infermieri, giornalisti o guardie carcerarie. Hanno le età più disparate; sono celibi, sposati o divorziati.
La maggior parte di loro ha fatto una sola volta l'esperienza di violentare Gisèle P. priva di conoscenza, altri sono tornati fino a sei volte per farlo. Il marito della vittima ha testimoniato che "tutti sapevano” che la moglie era drogata a sua insaputa.
Una quindicina di femministe hanno manifestato davanti a palazzo di Giustizia all'inizio del processo.
Sono stati recensiti 92 atti di violenza dal 2011, quando la coppia viveva ancora nella regione di Parigi, fino al 2020, quando ormai si era trasferita a Mazan, una cittadina di 6.000 abitanti nel sud della Francia. Ogni volta, il marito, ex dipendente del gigante dell'energia francese Edf, somministrava alla moglie un potente ansiolitico. Ai convenuti, istruzioni precise per non svegliare la vittima: né profumi né odore di sigaretta, scaldarsi le mani sotto l'acqua calda. La donna non si è resa conto di niente e ha appreso tutto quello che le era capitato a 68 anni. E del tutto episodicamente: il marito si era infatti tradito facendosi sorprendere in un centro commerciale a filmare sotto le gonne delle clienti. Gli inquirenti, spulciando nel suo computer, hanno scoperto le foto e i video della moglie, in stato di incoscienza, violentata dagli sconosciuti. L'uomo risulta coinvolto in altri casi giudiziari, come un assassinio con stupro a Parigi nel 1991 in cui ha sempre negato ogni addebito, e un tentato stupro nel 1999. Nel quale ha confessato, ma soltanto dopo essere stato incastrato dalla prova del Dna.