Giovedì 18 Luglio 2024

E’ Guerra Fredda. Mosca: missili Usa in Germania? Non escludiamo il dispiegamento di armi nucleari

Il ministro della Difesa tedesco: “Se sarà chiaro a tutti che Berlino e la Nato sono in grado di difendersi con successo, la probabilità di essere attaccati diminuirà". A Kaliningrad posizionati gli Iskander russi. Germania, Francia, Italia e Polonia vogliono sviluppare un'arma difensiva con una gittata di oltre mille chilometri

Mosca, 18 luglio 2024 – L’Europa piomba nuovamente in un clima di Guerra Fredda, giorno dopo giorno, tra missili già dispiegati, missili previsti, annunci e minacce. Il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha detto di non escludere che Mosca possa dispiegare sistemi missilistici nucleari in risposta a un eventuale futuro dispiegamento di sistemi americani a lungo raggio in Germania. "Non escludo alcuna opzione", ha detto Ryabkov secondo la Tass.

I missili Usa in Germania

La futura collocazione delle armi statunitensi in Germania non è ancora stata decisa, ma si tratterà di armi convenzionali, ha dichiarato oggi il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius. La scorsa settimana, la Casa Bianca ha fatto sapere che gli Stati Uniti inizieranno a dispiegare episodicamente le capacità di fuoco a lungo raggio della sua Multi-Domain Task Force in Germania nel 2026, con l'obiettivo di sviluppare una presenza duratura dei mezzi nella regione. In seguito, Pistorius ha affermato che gli Stati Uniti dispiegheranno i sistemi d'attacco a lungo raggio a rotazione e si aspetta che Berlino sviluppi essa stessa sistemi d'arma simili.

La risposta alla mossa di Mosca a Kaliningrad

"Questa collocazione non è ancora stata decisa. Gli Stati Uniti, che dispiegheranno queste armi in Germania, si stanno ancora preparando. Ma voglio essere chiaro: stiamo parlando di sistemi d'arma convenzionali", ha dichiarato Pistorius al quotidiano tedesco Rheinische Post. "Stiamo facendo tutto il possibile per evitare che la situazione degeneri. Se sarà chiaro a tutti che la Germania e la Nato sono in grado di difendersi con successo, la probabilità di essere attaccati diminuirà", ha spiegato Pistorius. Il dispiegamento di missili statunitensi in Germania è una risposta al dispiegamento di missili balistici Iskander nella regione russa di Kaliningrad, ha dichiarato Pistorius.

Un sistema missilistico russo Iskander (foto Ansa)
Un sistema missilistico russo Iskander (foto Ansa)

I missili di Germania, Francia, Italia e Polonia

Sempre nei giorni scorsi del resto la 'Frankfurter Allgemeine Zeitung', che citava proprie fonti con un articolo da Washington, aveva affermato che Germania, Francia, Italia e Polonia vogliono sviluppare un'arma difensiva con una gittata di oltre mille chilometri. I missili potrebbero raggiungere obiettivi russi dal suolo tedesco. Secondo l'articolo, a margine del vertice della Nato a Washington, i ministri della Difesa dei quattro Paesi hanno firmato una dichiarazione di intenti per lo sviluppo di armi ad alta precisione a lungo raggio.

Le navi Nato nel Mar Nero

A preoccupare Mosca intanto è anche la situazione nel Mar Nero. "Qualsiasi presenza concentrata di navi della Nato" porrebbe "ulteriori minacce alla Federazione Russa, soprattutto nella situazione attuale, tenendo presente il coinvolgimento diretto degli Stati della Nato nel conflitto attorno all'Ucraina", ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass. "La Russia adotterà certamente tutte le misure necessarie per garantire la propria sicurezza", ha detto inoltre.

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Zelensky in Gran Bretagna

Sempre oggi il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è arrivato a Blenheim Palace in Gran Bretagna per partecipare al quarto vertice della Comunità Politica Europea. Poco prima sono arrivati anche il cancelliere tedesco Olaf Schoz, il premier ungherese Viktor Orban e il segretario della Nato uscente, Jens Stoltenberg.

Il primo ministro britannico Keir Starmer con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (foto Ansa)
Il primo ministro britannico Keir Starmer con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (foto Ansa)

Il centro di comando Nato in Germania

Il segretario Nato ha detto che da settembre sarà operativo in Germania un comando dell’Alleanza per coordinare il sostegno all'Ucraina. "Abbiamo concordato di istituire un comando per coordinare e fornire assistenza e addestramento alla sicurezza per l'Ucraina", ha affermato secondo Reuters al suo arrivo all’incontro. "Quel comando sarà operativo a settembre, conterà 700 persone in Germania e fornirà supporto e assistenza per la sicurezza all'Ucraina e coordinerà gli sforzi degli alleati della Nato”.