Roma, 6 maggio 2022 - Prima la Moskva e poi l'Admiral Makarov, i missili ucraini Neptun hanno fatto un'altra vittima eccellente nel Mar Nero. Ma se l'incrociatore russo, protagonista del francobollo con l'insulto dei soldati dell'Isola dei Serpenti, era una nave con qualche annetto sulle spalle (Fu costruita negli anni '80 durante l'Unione Sovietica, e nonostante gli aggiornamenti aveva le difese non infallibili), la fregata di classe Admiral Grigorovich è la più moderna della flotta russa.
Un duro colpo di Kiev ai piani di Mosca nel sud dell'Ucraina, dopo la Moskva, e sempre per colpa del R-360 Neptun, un missile antinave sviluppato dagli ucraini dal sovietico Kh-35, ma nettamente migliorato a livello elettronico e nella struttura, con un corpo più allungato, un booster più potente e maggiore autonomia. In realtà è un missile più ucraino che russo, infatti poco prima del crollo dell'Urss il missile Kh-35 era stato messo in produzione proprio in Ucraina, ma con il crollo del Muro non era mai entrato in servizio in Russia, dove la produzione è ripresa solo negli anni '90. Perciò tutta la documentazione, gli schemi e i segreti del missile antinave sono rimasti a Kiev, che lo ha sviluppato. L'Ucraina ha iniziato a schierare questo sistema antinave lungo le coste nel marzo 2021.
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Il segreto dei 'centri' dei missili Neptun, che possono essere sparati da lanciatori quadrupli USP-360, con un totale di 24 missili pronti al lancio, o da motovedette e dall'aviazione, è la velocità supersonica di 900 km/h di avvicinamento ai bersagli, cioè navi fino a 5.000 tonnellate come fregate e cacciatorpediniere. E diventa letale quando dall'altezza di crociera a 10-15 metri sopra la superficie, che già complica la lettura dei radar, passa a 3-10 metri prima dell'impatto per essere ancor più fuori da mirini e sensori. Il tutto con un'autonomia di circa 1.000 chilometri.
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Il R-360 "Нептун" è lungo 5,05 metri e del diametro massimo di 380 mm, con alette rigide a forma di croce. Sono alloggiati in contenitori mobili per il trasporto e il lancio denominati TPK. Ogni missile, pesante circa 870 chilogrammi, di cui 150 costituiti dalla testata, ha una portata massima di circa 300 chilometri. Dopo il lancio, effettuato con un razzo simile ai sistemi Neva S-125, sfrutta la spinta di un motore turbogetto MS-400.
This is the video of the burning ship which looks like it is Admiral Makarov. The fire looks bad but maybe not fatal and the ships electricity is still working as seen from the rotating main radar dish #UkraineRussiaWar #AdmiralMakarov pic.twitter.com/0z4JesHLnx
— Klaus Eriksen (@Fireblade577) May 6, 2022