Mercoledì 11 Settembre 2024

Missili a lungo raggio Usa, il Cremlino promette: “Risposta appropriata”. La minaccia del presidente della Duma: “Costretti ad usare armi più potenti”

Secondo il portavoce Peskov il presidente Biden è pronto a dare l’ok a Kiev per l’utilizzo degli Atacms in territorio russo. Mentre smentisce la fornitura di missili balistici iraniani alla Russia

Roma, 11 settembre 2024 - Il possibile, ormai certo, ok di Washington all'uso di missili a lungo raggio da parte delle forze ucraine contro la Russia, non lascia tranquillo il Cremlino che ha promesso una risposta "appropriata" in caso del via libera della Casa Bianca. E sempre i missili sono al centro anche delle preoccupazioni di Kiev e degli alleati, che dall’altra parte della barricata temono le forniture di quelli balistici iraniani a Mosca.

Missile Atacms
Missile Atacms

Peskov: “Biden ha già deciso, manca l’ufficialità”

Secondo il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, anche se il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che sta "lavorando sulla questione", l'autorizzazione all'Ucraina ad utilizzare i missili Atacms per colpire in profondità il territorio russo, la decisione "probabilmente è già stata presa", e gli Usa ora vogliono solo formalizzarla davanti all'opinione pubblica.

Presidente Duma minaccia reazione con “armi più potenti”

Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, ha avvertito che la Russia considererà co-belligeranti gli Stati Uniti, la Germania, la Francia e la Gran Bretagna se permetteranno all'Ucraina di usare missili a lungo raggio contro il suo territorio. "Il nostro Paese sarà costretto a reagire utilizzando armi più potenti e più distruttive per proteggere i suoi cittadini", ha tuonato il presidente della Duma, lasciando presagire una svolta nucleare.

Cremlino: “Missili iraniani? Nessun fondamento”

Peskov ha invece smentito le accuse degli Usa e di Paesi europei sulla fornitura di missili balistici iraniani alla Russia: "Non hanno alcun fondamento". Ribadendo che le forze armate di Mosca "dispongono di tutti i mezzi necessari per continuare l'operazione militare speciale".

Missili iraniani Fath-360

I missili iraniani in questione sono i Fath-360 una versione ridotta del missile a lungo raggio Fateh-110, Iskander iraniano. Il razzo di Teheran può volare a Mach 3 e accelerare a Mach 4 quando si avvicina al bersaglio. Può volare per 120 chilometri. Il missile è lungo 5,1 metri e pesa di 787 kg. Come armamento il Fath-360 può trasportare una testata ad alto esplosivo da 150 chilogrammi, con una portata fino a 30 metri, guidato dal satellite.

Missili Atacms

Invece lo spauracchio di Mosca sono gli MGM-140 Army Tactical Missile System (ATacMS), missili superficie-superficie (SSM) tattici, appartenenti alla categoria dei missili balistici a corto raggio SRBM. Sono prodotti dalla Lockheed-Martin in varie versioni con gittata da 140 a 300 km, e l'esercito Usa li schiera dal 1991. Per lanciarli si usano lanciamissili semoventi Himars oppure Mlrs M270. Secondo il Washington Time dall'inizio della guerra il Pentagono ha già fornito oltre 100 missili di questo tipo a Kiev che li ha usati principalmente per contrastare l'avazanzata russa nell'est del Paese.