Venerdì 20 Dicembre 2024
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Esteri

Missili Atacms: cosa sono, come funzionano e quanto costano i balistici che gli Usa vogliono inviare in Ucraina

Gli Atacms hanno debuttato in Iraq nel 1991 nell’operazione Desert Storm. Da allora ne sono stati prodotti solo circa 4mila

Il lancio di un missile Atacms

Roma, 12 luglio 2023 – Dopo mesi di rifiuto categorico, gli Stati Uniti non sono mai stati così vicini alla decisione storica di inviare missili a lungo raggio all’Ucraina. Tra gli alleati, la Francia e il Regno Unito hanno già ceduto alle richieste continue di Kiev mandando i missili Scalp e Shadow, aprendo la strada anche per le altre potenze occidentali. I missili Atacms americani conferirebbero una potenza e precisione di fuoco finora mai posseduta dall’esercito ucraino: hanno una gittata di 300 chilometri e possono cambiare la traiettoria in volo per non essere intercettati. Questi razzi, quindi, sono in grado di colpire obiettivi anche in profondità in Russia. Un fatto che finora ha frenato gli Usa, ma ora che la controffensiva ucraina procede molto lentamente, Washington sta iniziando a cambiare idea.

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Cosa sono i missili Atacms

I missili Army Tactical Missile System (Atacms) sono missili superficie-superficie (Ssm) tattici, prodotti dall’azienda statunitense Lockheed Martin. Questi razzi utilizzano sistemi di navigazione Gps grazie ai quali possono modificare la traiettoria in volo, e sono compatibili con i veicoli cingolati Multiple Launch Rocket System (Mlrs) e con il sistema High Mobility Artillery Rocket System (Himars). Utilizzano propellente solido e sono lunghi quattro metri, per un diametro di 610 millimetri. Ogni missile è contenuto in una capsula simile a quella di un Mlrs; nascondendo la sua vera potenza, rende più difficile per l’intelligence nemica individuarlo come un obiettivo di valore. La Lockheed Martin lo descrive come un “missile guidato a lungo raggio che offre ai comandanti operativi la potenza di fuoco immediata per vincere battaglie in profondità”. Il vettore, poi, è dotato di una testata a frammentazione esplosiva di quasi 230 chilogrammi che può raggiungere una velocità superiore a mach 3 (circa 3700 chilometri orari).

Cosa colpiscono gli Atacms e quanto costano

I potenziali obiettivi includono siti di artiglieria di difesa aerea, unità missilistiche superficie-superficie, siti logistici, complessi di comando e controllo e basi operative avanzate per elicotteri. Il prezzo unitario è stimato a oltre 1 milione di dollari, e oltre all’esercito statunitense, sono 8 i Paesi operatori di cui 3 europei: Polonia, Romania e Grecia.

Quando sono stati utilizzati gli Atacms

Gli Atacms hanno debuttato in Iraq nel 1991 nell’operazione Desert Storm, e da allora ne sono stati prodotti solo circa 4mila. Infatti, l’arsenale della difesa americana è relativamente piccolo e una parte è già stata dedicata ad altri piani del Pentagono, secondo quanto riporta il New York Times. Di conseguenza, Washington teme che la fornitura dei missili all’Ucraina metterebbe a rischio la prontezza militare americana in altri punti caldi, come la penisola coreana.