Berlino, 21 giugno 2022 - La Russia si prepara ad utilizzare il super missile Sarmat. Lo ha detto Vladimir Putin in persona oggi incontrando al Cremlino i giovani diplomati dell'accademia militare. "Entro la fine dell'anno sarà in combattimento". Il missile balistico intercontinentale era stato testato lo scorso aprile. Darà garanzie di sicurezza alla Russia "contro le attuali minacce", assicurava tre mesi fa il leader russo, e "farà riflettere coloro che stanno minacciando la Russia". Oggi la dichiarazione della prossima operatività di questo potente armamento suona come l'ennesima prova di forza di Mosca: un avvertimento diretto all'Occidente, nel mezzo della guerra in Ucraina.
L'RS-28 Sarmat (il nome per esteso) è capace di "penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futura", a detta del ministero della Difesa russo. Quando è stato lanciato ad aprile il missile ha coperto una distanza 5.450 chilometri, da Pleseck a Kura, in Kamchatka. Se diretto dalla Russia ad ovest, sarebbe in grado di colpire qualsiasi obiettivo in Europa occidentale, in brevissimo tempo. La gittata massima arriva fino a 18mila km, poco meno della metà della circonferenza equatoriale. Ribattezzato dalla Nato, non a caso, Satan II, il Sarmat pesa oltre 200 tonnellate, ha una capacità di carico di 15 testate nucleari e può raggiungere la velocità di 24mila km/h. E' considerato il più potente tra i missili della sua categoria: "Un super potente missile balistico intercontinentale termonucleare", lo definiva il New York Timed ad aprile.
Il test di aprile in Russia fu accompagnato da una propaganda ad hoc: le tv di Stato mandarono in onda mappe con tanto di simulazioni di un attacco in Europa, commentate dagli analisti militari. Il Sarmat potrebbe colpire in 106 secondi Berlino, Londra in 202 e Parigi in 200.