Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Migranti, imbuto al confine con la Francia: “Parigi usa anche droni per respingerli”

In Val di Susa la struttura che accoglie i profughi è piena. Ancora tensione fra Italia e Germania (che rafforza i controlli alle frontiere). Crosetto: “Si blocca l'immigrazione in una parte d'Europa e se ne agevola il trasporto in un'altra”. Tunisi: “Non facciamo da guardia ai confini altrui”

Migranti: sono 52 i migranti rimasti ospiti a Lampedusa (Ansa)

Roma, 1 ottobre 2023 – Resta caldo il tema dei migranti dopo che ieri il tribunale dei Catania ha dichiarato illegittimo il decreto del 14 settembre sui centri per i rimpatri, non convalidando il trattenimento nella struttura di Pozzallo di alcuni profughi tunisini.

Respingimenti con droni in Francia 

Dall’altro capo dell’Italia, in Piemonte i respingimenti francesi stanno creando un imbuto. Il rifugio Oulx, in alta Val di Susa è pieno. “Stimiamo oltre 180 i migranti ospitati - fa sapere oggi il presidente della onlus Rainbow4Africa, Paolo Narcisi - abbiamo deciso di mettere gente a dormire in terra. I migranti, nei loro racconti, parlano “di droni utilizzati dalla Gendarmerie per allontanarli”. 

Il governo Italiano contro Berlino 

Sempre oggi fanno rumore le parole del ministro della Difesa Guido Crosetto che su X (Twitter) commenta la decisione di Berlino di introdurre controlli aggiuntivi alla frontiera con l'Austria e altri congiunti con Svizzera e Repubblica Ceca sul loro versante. “Si cerca di bloccare l'immigrazione in una parte d'Europa e se ne agevola il trasporto in un'altra – dice Crosetto –  Coerente e geniale”. Il riferimento è alla politica del governo tedesco che sostiene economicamente le ong del mare. Interviene anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani: “In Germania sono in campagna elettorale, però c'è un problema importante da risolvere. Noi vorremmo capire qual è la posizione tedesca, non è chiaro quello che dicono. Valuteremo, vedremo, i

migranti che vogliono andare in Germania non è che li devono mandare in Italia”. 

La posizione di Tunisi

Intanto la Tunisia ricorda all’Italia e all’Unione Europea, con cui ha firmato un accordo  – in virtù del quale riceve dei soldi e si impegna ad arginare le partenze dal proprio Paese – che Tunisi “non può in nessun caso fungere da guardia di frontiera per altri Paesi”. La frase è del ministro tunisino dell'Interno Kamel Feki: il Paese – sostiene Feki – non può assorbire massicci flussi di migranti irregolari oltre le sue capacità sociali e finanziarie, né può fungere da Paese ospitante. E ha aggiunto che la questione dell'immigrazione richiede concessioni reciproche da parte delle nazioni più ricche. Ma ha anche puntato il dito contro le Ong, che, secondo lui, stanno “manipolando” la situazione per gli interessi degli europei. 

Svolta anti immigrazione in Slovacchia 

Tutto questo mentre in Europa si fortifica il blocco dei Paesi che sostengono politiche anti-migratorie. "Useremo anche la forza per proteggere il nostro Paese”, ha detto Robert Fico, neo vincitore delle elezioni in Slovacchia. “Subito misure per la ripresa dei controlli alla frontiera con l'Ungheria”. Altro Paese nemico dell’immigrazione.