Roma, 17 agosto 2018 - La Germania ha raggiunto l'accordo con il governo di Atene sui respingimenti dei migranti che hanno chiesto asilo in Grecia. Ed è vicina anche ad un'intesa con l'Italia. I negoziati con Roma sui respingimento al confine dei migranti che hanno già chiesto asilo nella penisola sono "molto avanti" e si presume che l'accordo "arriverà", ha annunciato il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer, citato dal giornale Der Tagesspiegel. La cancelliera tedesca Angela Merkel di essere pronta, se necessario, a colloqui con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Sul tema dei respingimenti il ministro Seehofer (Csu) aveva portato Angela Merkel alla soglia si una crisi di governo, prima della pausa estiva. Intanto non è ancora risolta la questione della nave Diciotti, con oltre 170 migranti a bordo salvati da un barcone in avaria, respinta ieri da Malta. Matteo Salvini ha detto ieri che il Viminale non è stato avvisato dell'operazione di soccorso. "Seguiamo gli sviluppi da vicino", fa sapere oggi l'UE, mentre da Mediterranean Hope, progetto della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, arriva la denuncia: "A bordo ci sono persone fortemente denutrite e debilitate"
GLI ACCORDI - Nei giorni scorsi Berlino aveva firmato un accordo con la Spagna. Secondo l'intesa, Berlino può inviare i migranti in Spagna entro 48 ore se hanno già presentato domanda di asilo nella penisola iberica. Oggi la portavoce del ministero dell'Interno tedesco, Eleonore Petermann, ha annunciato il nuovo patto con Atene. Un accordo, ha spiegato, che come nel caso di Madrid, "consentirà alla Germania di rinviare i richiedenti asilo in Grecia" entro 48 ore. E che "è stato concordato in linea di base, manca solo un documento da ultimare", ha spiegato.
NAVE DICIOTTI - L'Ue segue il caso della nave Diciotti "molto da vicino" ma "per il momento - fa sapere la portavoce della Commissione per la Migrazione Tove Ernst - non sono al corrente che vi siano contatti tra la Commissione e gli Stati membri" per un accordo sulla distribuzione dei migranti a bordo. Intesa, che come in altri casi precedenti, permetterebbe di trovare un porto sicuro per lo sbarco. "Ma come in passato - aggiunge la portavoce Ue -, siamo pronti, se c'è necessità, a fornire sostegno al coordinamento e prestare tutto il nostro peso diplomatico per soluzioni veloci". "Nella rada di Lampedusa nave Diciotti della Guardia costiera, ha a bordo persone fortemente denutrite e debilitate, che attendono da più di 24 ore un porto di sbarco", denuncia intanto Mediterranean Hope.
#Lampedusa, #17agosto 2018, nave #Diciotti con a bordo oltre 160 persone partite diversi giorni fa dalla #Libia, è in rada in attesa di avere indicazioni sul luogo di sbarco#PortiAperti #SafePassage pic.twitter.com/2G2Z7BqKQo
— Mediterranean Hope (@Medhope_FCEI) 17 agosto 2018