Roma, 31 gennaio 2025 - Non sono stati convalidati i trattenimenti di tutti e 43 i migranti che erano stati portati in Albania. I giudici, secondo quanto si apprende, hanno sospeso il giudizio e rimesso gli atti alla corte di Giustizia Ue. I richiedenti asilo arriveranno sabato sera a Bari e saranno liberati.
Il metodo adottato
La decisione dei giudici conferma il metodo adottato nelle altre convalide degli ultimi mesi. "Il giudizio va sospeso nelle more della decisione della Corte di Giustizia. Poiché per effetto della sospensione è impossibile osservare il termine di quarantotto ore previsto per la convalida, deve necessariamente essere disposta la liberazione del trattenuto, così come ha ripetutamente affermato la Corte Costituzionale in casi analoghi (nei quali è stata sollevata questione di legittimità costituzionale nell’ambito di procedimenti di convalida di arresto)".
Da Lampedusa all’Albania
I 43 migranti sono stati condotti martedì mattina da Lampedusa a Shengjin, in Albania, a bordo dell'incrociatore della Marina Cassiopea, in un gruppo più ampio composto da 49 persone. Dopo un primo screening, anche sanitario, sono stati rinviati in Italia 5 migranti (2 del Bangladesh, 2 del Gambia perché minorenni e un ivoriano vittima di tratta), mentre un altro cittadino del Bangladesh è stato riportato in Italia giovedì sera per ulteriori approfondimenti rispetto alla sua situazione individuale che gli consente la procedura ordinaria di richiesta di asilo. Sempre giovedì, inoltre, nei confronti dei 43 migranti la Commissione territoriale per il diritto d'asilo ha negato per "manifesta infondatezza" la domanda di protezione.
Le reazioni
"C'è grande stupore, perché a nostro avviso non c'è la necessità di aspettare il pronunciamento della Corte di giustizia europea”, lo affermano fonti di governo. "Sconcerta la decisione dei giudici. Siamo di fronte all'ennesima riaffermazione, di una parte della magistratura, di volere stabilire quali Paesi siano o meno sicuri, sostituendosi al decisore naturale che è invece il Governo”, le parole del ministro Tommaso Foti. Nicola Fratoianni di Avs: "Come qualsiasi persona dotata di buonsenso avrebbe immaginato anche l’ennesima deportazione di migranti in Albania è finita in un nulla di fatto, in attesa della Corte Ue. Un finale già scritto ma che il governo Meloni ha voluto a tutti i costi non considerare privilegiando la solita propaganda". E ancora: "Ora Giorgia Meloni non utilizzi anche questo episodio per fare la vittima e per accusare la magistratura del nostro Paese. Devono smetterla di fuggire dalle loro responsabilità di fronte al Parlamento e al Paese". Sul caso interviene anche Matteo Renzi, leader di Italia Viva: “L’Italia sta sprecando milioni in Albania per una scelta irragionevole, illogica, illegale di Giorgia Meloni. Immagino che la sorella d’Italia sappia che dovrà pagare di tasca propria per questo assurdo spreco di soldi pubblici".