Si chiama Mia Schem, ha 21 anni, ed era fra i giovani israeliani dispersi dopo il rastrellamento di Hamas al rave nel kibbutz di Reim dove i miliziani hanno ucciso 260 persone. Per giorni la famiglia non ha saputo niente di lei, fino a ieri quando il gruppo terrorista palestinese ha diffuso un suo video. Mia è una dei tanti, troppi ostaggi rapiti da Hamas ( 200 circa secondo le stime), e portati nella Striscia di Gaza. “Mi chiamo Mia Schem, ho 21 anni e sono di Shoham – dice in ebraico la ragazza, che è anche cittadina francese –. Sabato mattina presto stavo tornando da una festa nell'area di Sderot. Sono stata gravemente ferita alla mano. Mi hanno portato a Gaza e mi hanno portato all'ospedale per tre ore. Si sono presi cura di me, fornendomi farmaci. Vi chiedo solo di riportarmi a casa il più presto possibile dalla mia famiglia, dai miei genitori, dai miei fratelli. Per favore, fatemi uscire di qui il più presto possibile”.
Nella sequenza precedente si vede la 21enne stesa su un letto con una coperta scura a tema floreale, mentre allunga il braccio destro ferito. Viene medicata da mani inguantate di una persona in camice bianco di cui si vedono solo le braccia. La ferita sembra profonda, lascia tracce di sangue sulle garze.
La madre: “Mia figlia una combattente, non mollerà”
Gli occhi di Mia sono terrorizzati, la voce insicura, il suo appello è straziante. Non è dato sapere quando sia stato girato il video, la cui autenticità non è verificabile, ma per la madre di Mia, quel video testimonia che la figlia non è morta nel massacro di Reim: “Ora ho le prove che sia via” ha detto Keren Sherf Schem in una conferenza stampa. Spaventata, sofferente, certo. “Si vede che dice quello che le dicono di dire”. In ogni caso è viva. “Era solo andata a una festa, prego il mondo di riportare la mia bambina a casa”.
"Mia figlia ha bisogno di cure mediche – ha detto ancora Keren Sherf Schem – ma è una guerriera, è una combattente. So che non mollerà e che sta incoraggiando gli altri ostaggi. Il mio messaggio a Mia è: ti amo tanto e mi manchi”.
Macron: “E’ un’ignominia”
Per l’esercito israeliano il video diffuso da Hamas “è terrorismo psicologico condotto da Hamas contro i cittadini di Israele”, accusa il portavoce Daniel Hagari. “Prevediamo che ci saranno altri filmati, e siamo determinati a combattere contro questo genere di guerra”. Non è un caso che Hamas abbiano scelto un ostaggio franco israeliano. Il tentativo è sicuramente quello di ricevere un’eco internazionale.
Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha denunciato “l'ignominia che rappresenta la presa di ostaggi innocenti e l'odiosa diffusione delle loro immagini”. Il capo dell’Eliseo lancia “un appello alla sua liberazione immediata e senza condizioni. La Francia è pienamente mobilitata e lavora con i suoi partner per liberare gli ostaggi francesi in mano ad Hamas”.
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