Roma, 16 luglio 2024 – Roberta Metsola è stata riconfermata alla guida dell’Europarlamento con 562 voti favorevoli, una maggioranza record. L'eurodeputata maltese guiderà l'Eurocamera per i prossimi due anni e mezzo. “Sarà un parlamento per tutti in Europa, per rispettare le promesse dei padri fondatori”, ha detto appena rieletta.
Pina Picierno tra i vicepresidenti
L'Europarlamento ha anche eletto i primi 11 dei 14 vicepresidenti che comporranno l'ufficio di presidenza. C’è anche l’italiana Pina Picierno del Partito democratico (405 voti), che in Europa fa parte del gruppo dei Socialisti e Democratici. Passati al primo turno anche l'eurodeputata tedesca Sabine Verheyen (Ppe) con 604 voti, la polacca Ewa Kopaczm (Ppe) con 572 e lo spagnolo Esteban Gonzalez Pons (Ppe) con 478; l'eurodeputata tedesca Katarina Barley (S&D) con 450 voti; il romeno Victor Negrescu (S&D) con 394; l'eurodeputato di Renew Martin Hojsik con 393. Eletti anche Christel Schaldemose (S&D) con 378 voti, Javi Lopez (S&D) con 377, Sophie Wilmes (Renew) con 371 preferenze e Nicolae Stefanuta (Verdi) con 347 voti. I vicepresidenti sono eletti a scrutinio unico, a maggioranza assoluta dei voti espressi. Gli eurodeputati a votare sono stati 701, 36 le schede nulle e 665 i voti validi. La maggioranza assoluta dei voti validi espressi era di 333. Quando il numero dei candidati idonei è inferiore a 14, si procede a una seconda votazione tra i candidati non eletti per i seggi rimanenti, in questo caso tre.
Il discorso di Roberta Metsola
Durante il breve discorso che ha preceduto il voto, Metsola ha ricordato il suo predecessore, David Sassoli (Pd), “a cui importavano le persone più di qualunque altra cosa”. Sassoli è morto pochi giorni prima che lei cominciasse il suo mandato. “Allora promisi che ne avrei onorato il lascito. Rinnovo oggi questa promessa”, ha annunciato la presidente uscente.
Metsola ha garantito che il suo impegno sarà rivolto a “rafforzare il Parlamento europeo”, in modo che possa diventare “la ‘power house’ legislativa e politica che vogliamo che sia”. La presidente uscente ha parlato della necessità che il Parlamento Ue sia luogo "di un dibattito vero” e che il suo ruolo non venga sminuito.
“Dobbiamo essere pronti, il futuro è tutt'altro che prevedibile. Vorrei continuare a lavorare con tutti noi per affrontarlo”, ha detto Metsola, che ha concluso il suo discorso dicendo: “Io sono orgogliosa di essere qui, se mi date fiducia non vi deluderò”.
Metsola fa parte del gruppo del Partito Popolare Europeo, famiglia politica di centro-destra a cui appartiene, tra i partiti italiani, Forza Italia. Sono immediatamente arrivate le felicitazioni di Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri italiano. “Orgogliosi di averti sostenuta, rinnoviamo il sentimento reciproco di amicizia che ti lega all’Italia. Il Ppe è al tuo fianco per costruire un’Europa più giusta, democratica e vicina ai cittadini", ha scritto Tajani su X.
Come hanno votato gli eurodeputati italiani
Il voto per confermare Metsola nel suo ruolo ha unito la maggiorana di governo italiana: hanno votato per lei Forza Italia, parte del Ppe, ma anche una “larga maggioranza” dell’Ecr, che comprende Fratelli d’Italia. Anche la Lega, sebbene faccia parte dell’opposizione, ha votato a favore del bis della presidente.
Anche il Partito Democratico, nel gruppo S&D, ha votato a favore della conferma. L’indicazione per i Verdi era di libertà di voto, ma, secondo fonti del partito, la maggior parte avrebbero scelto proprio la presidente uscente.
Indicazione di voto per la sfidante Irene Montero invece per il gruppo The Left, in cui militano Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle.