Giovedì 21 Novembre 2024
GIACOMO LIPPI
Esteri

Un meteorite ha fatto ‘bollire’ gli oceani oltre 3 miliardi di anni fa. “Così ha favorito la nascita della vita”

La scoperta dell’Università di Harvard. Secondo gli scienziati è stata una sorta di “bomba fertilizzante” pert il nostro pianeta

Una veduta della Terra dallo spazio

Una veduta della Terra dallo spazio

Roma, 22 ottobre 2024 – Un nuovo studio dell’Università di Harvard condotto da Nadja Drabon, assistente e ricercatrice del Dipartimento di Scienze della Terra dell’ateneo britannico, ha portato a una scoperta stupefacente. Più di 3 miliardi di anni fa una gigantesca roccia spaziale dalla dimensione stimata di quattro monti Everest si è schiantata contro il nostro pianeta. Il meteorite S2, come verrà rinominato successivamente, ha avuto un impatto significativo per lo sviluppo delle forme di vita e si è rivelato essere una vera e propria ‘bomba fertilizzante’ per la Terra. S2 avrebbe infatti rilasciato al momento della caduta un’enorme quantità di nutrienti essenziali su scala globale, come il fosforo, e avrebbe portato a un importante riscaldamento delle acque degli oceani. Per il meteorite in questione è stata stimata una massa che va dalle 50 alle 200 volte maggiore dell’asteroide Chicxulub, ovvero la causa principale dell’estinzione dei dinosauri.

Il meteorite S2

La roccia spaziale denominata S2, caduta sul pianeta Terra circa 3,26 miliardi di anni fa, ha avuto effetti aggressivi e istantanei per il nostro ecosistema, come confermato da Drabon. “Immaginatevi di essere in piedi al largo della costa di Cape Cod, in una zona con acque poco profonde – ha spiegato la ricercatrice –. È un ambiente a bassa energia, senza correnti forti. All’improvviso, però, arriva uno tsumani gigante che spazza via tutto”. Al momento del suo arrivo, S2 aveva un diametro compreso tra le 23 e le 36 miglia (circa 37 e 58 km) e, dopo essere precipitato in acqua, aveva causato uno tsunami così potente da distruggere tutto e provocare ondate di calore talmente intense da fare bollire gli strati superiori degli oceani. I cieli erano stati completamente oscurati dalla polvere, che aveva inoltre impedito a microbi di vario tipo di rendere energia la luce solare. Qualsiasi forma di vita sulla Terra o in acque poco profonde, quindi, ha sentito da subito gli effetti negativi del meteorite, che sarebbero durati da lì a pochi decenni dopo.

Gli effetti positivi del meteorite

Nonostante i danni apportati, tuttavia, il meteorite S2 ha avuto soprattutto conseguenze positive sul nostro Pianeta: su tutte l’avere favorito la formazione di elementi di vitale importanza come il ferro (originatosi durante lo tsunami conseguente). Lo studio ha infatti dimostrato come ferro e fosforo, rilasciato invece dal meteorite stesso, siano stati il principale nutrimento degli organismi unicellulari presenti sulla Terra in quel momento. Per questo motivo, la vita si è ripresa in maniera molto rapida, come svelato da Drabon: “Prima dell’impatto c’era un po’ di vita negli oceani, ma non tanta a causa della mancanza di nutrienti e donatori di elettroni come il ferro nelle acque poco profonde. Il meteorite ha rilasciato nutrienti essenziali, come il fosforo, su scala globale e un nostro studente lo ha giustamente definito una ‘bomba fertilizzante’. Nel complesso – conclude –, questa è stata un’ottima notizia per l’evoluzione della vita primordiale sulla Terra.”