Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Strage di scimmie in Messico per il caldo record: cadono dagli alberi come mele

Ventidue persone vittime delle temperature estreme, ma l’ondata di calore è letale anche per le scimmie urlatrici, specie già a rischio in Centro America

Roma, 24 maggio, 2024 – Una ondata di caldo estremo, la terza delle cinque previste nel periodo che va da marzo a luglio, sta soffocando il Messico e ha provocato la morte di decine di persone, 22 finora, e di centinaia di scimmie urlatrici. Il paese sudamericano, in questi giorni, è stato colpito da un fenomeno meteorologico noto come cupola di calore: si forma una area stazionaria di alta pressione la quale impedisce che il calore accumulatosi all’interno non possa uscire.

I danni del caldo

A causa di questa ondata di calore il paese è letteralmente soffocato dalle temperature record. In alcune regioni si è arrivati a toccare i 45 gradi, l’acqua ha iniziato a scarseggiare e l’elettricità è saltata a causa dell’uso dei climatizzatori. Ma non solo. La terribile ondata di caldo ha provocato, secondo il ministero della salute messicana, la morte, diretta o indiretta di ben 22 persone tra il 12 e il 21 maggio. Come segnalato dall’agenzia Reuters e dal ministero della salute del Messico i nuovi decessi hanno portato a 48 il bilancio delle morti, soprattutto a causa di colpi di calore e disidratazione, da quando, il 17 marzo, è iniziata la stagione calda e sono state registrate le prime temperature estreme. I dati forniti dal ministero della salute, inoltre, mostrano che diverse centinaia di persone sono state colpite da colpi di calore, scottature della pelle, disidratazione. Il caldo ha esacerbato la già presente siccità e messo a dura prova la rete elettrica nazionale, oltre che quella idrica.

Le scimmie morte cadono dagli alberi

Ad essere colpiti dal caldo opprimente e mortale non sono solamente gli uomini, ma anche gli animali e in particolare le scimmie urlatrici, una specie molto presente in centro e sud America, ma considerata a rischio proprio in Messico dove rimangono ormai solo poche migliaia di esemplari. Le scimmie decedute, secondo le stime dei volontari, sono oltre cento e sono state viste “cadere dagli alberi come mele” ha riferito una volontaria al New York Times. Sempre secondo il New York Times, che ha intervistato il biologo messicano Gliberto Pozo, gli scienziati che indagano sulle morti non sono ancora certi sulle cause di questa moria. L’ipotesi che prevale è che il caldo si sia combinato con una serie di altri fattori, tra cui gli incendi, la deforestazione e il disboscamento. Tutti questi fattori hanno costretto le scimmie in aree più piccole di foresta con poca ombra, cibo o acqua. Gli scienziati non hanno ancora escluso la presenza di agenti patogeni, ma una recente necroscopia su una delle scimmie non ha mostrato segni di malattie o di virus.

L’ondata di caldo in tutto il Sudamerica

Secondo i ricercatori dell’Università Nazionale Autonoma del Messico la situazione non è destinata a migliorare in breve tempo. Nei prossimi dieci-quindici giorni, infatti, sono attese temperature ancora peggiori rispetto a quelle registrate finora. Il caldo estremo, nel frattempo, si è esteso: lo stesso fenomeno della cupola di calore ha infatti colpito anche il Guatemala, il Belize, El Salvador, l’Honduras, la Repubblica Dominicana, Haiti, il Texas e la Florida.