Roma, 9 ottobre 2023 – Tra le armi letali di Israele contro Hamas –nell’incursione annunciata nella Striscia di Gaza – c’è il carro armato Merkava “Barak” (come fulmine), ultima versione del tank entrato in azione per la prima volta nel 1979. Presentato a settembre, usa anche un computer dotato di intelligenza artificiale. Insomma, ha una capacità di combattere una guerra elettronica.
Merkava Barak: le caratteristiche
Il carro armato è dotato di Trophy APS aggiornato, ed è capace in pochi secondi di intercettare e neutralizzare droni e missili. Inoltre, rispetto ai primi modelli, il tank monta anche cannoni più grandi. Inoltre l’elmetto Iron Vision garantisce una visione a 360 gradi del campo di battaglia.
A settembre il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant aveva presentato il Merkava Barak come espressione delle capacità tecnologiche delle Forze di Difesa israeliane, sia in difesa che in attacco.
Le colonne di possenti carri armati Merkava rappresentano sicuramente uno strumento che permette a Israele di lanciare un duplice messaggio: arrendersi e consegnare gli ostaggi per i miliziani di Hamas; per la popolazione palestinese di mettersi in salvo.
Ruolo determinante è anche quello giocato dagli elicotteri Apache. A giugno – a vent’anni dalla seconda Intifada – erano stati usati dall’esercito israeliano per bombardare la Cisgiordania. L’offensiva aerea era stata lanciata per evacuare i militari che all’alba avevano fatto irruzione nel campo profughi di Jenin. A maggio il Jerusalem Post ha scritto che le forze armate israeliane erano pronte ad acquistare altri 20 elicotteri per rinnovare la flotta.
La richiesta agli Usa
Israele ha fatto sapere agli Usa di aver urgentemente bisogno di munizioni a guida di precisione e di più intercettori per il sistema di difesa aerea Iron Dome, nonché di più bombe di piccolo diametro di fabbricazione statunitense. Lo scrive Politico citando un briefing di dirigenti dell’amministrazione Biden ai leader del Congresso e ai capo delle commissioni preposte alla sicurezza. Se alcune armi potranno essere consegnate rapidamente utilizzando i poteri esistenti, il Congresso probabilmente alla fine dovrà stanziare più soldi per finanziare gli aiuti bellici a Israele: uno sforzo su cui incombe l’incertezza alla Camera, dopo la destituzione dello speaker Kevin McCarthy, non ancora sostituito.
Se vuoi iscriverti al canale WhatsApp di Quotidiano Nazionale clicca qui