New York, 24 settembre 2024 – “Penso che, al di là del tentativo di dimostrare cose che non sono dimostrabili, la posizione italiana sull'Ucraina non cambia e non stia cambiando, come dimostra anche l'incontro avuto oggi con Zelensky”: così Giorgia
Meloni ha parlato alla stampa italiana a margine dell'assemblea Onu. “Penso - ha detto - che non sia neanche utile, per la nazione che ha il pregio riconosciuto da tutti nel mondo della chiarezza e della determinazione nel sostenere Kiev, cercare di raccontare un'altra storia. Non lo dico per il governo, ma per l'Italia che in questa vicenda è considerata una nazione seria, affidabile, che non cambia posizione in base al vento”.
Poi la premier ha parlato del fronte Medio Oriente. "La situazione in Libano mi preoccupa. La grande sfida è arrivare a un cessate il fuoco e a una de-escalation. Israele ha il diritto a difendersi ma una guerra su larga scala non conviene a nessuno. Noi stiamo continuando a passare i nostri messaggi di moderazione, lavoriamo con i nostri alleati anche come presidenza G7 per valutare quali iniziative da portare avanti ma ci sono delle interlocuzioni che si stanno muovendo ma partendo dalla necessità di fare tutti qualche passo indietro", le parole di Meloni nel punto stampa.
"Credo - ha aggiunto - che siano preziosi i nostri soldati in Libano, credo che siano rispettati da tutti e che possano avere un ruolo importante una volta che cessi la parte più drammatica che stiamo vivendo". Quanto a un loro eventuale ritiro "non sono iniziative che l'Italia prende autonomamente, sono valutazioni da fare in seno all'Onu e con i propri alleati".