Mercoledì 17 Luglio 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Esteri

Giorgia Meloni in Egitto, accordo sui migranti: "Il caso Regeni? Il processo va avanti"

Al Cairo la premier con Ursula von der Leyen sigla un patto con Al-Sisi: arriveranno oltre sette miliardi di aiuti e sovvenzioni da Bruxelles

La premier Giorgia Meloni con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi

La premier Giorgia Meloni con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi

Dopo la Tunisia, l’Egitto. Sempre assieme a Ursula von der Leyen (con la quale ha stretto un’intesa che potrebbe portare Fdi a votare con Forza Italia la riconferma della presidente della Commissione), accompagnata anche dal presidente della Repubblica di Cipro, Nikos Christodoulidis, e ai primi ministri di Belgio, Alexander De Croo, Grecia, Kyriakos Mitsotakis, e Austria Karl Nehammer, Giorgia Meloni è sbarcata in Egitto per stringere un accordo bilaterale Ue/Egitto che garantisce 7.4 miliardi di euro in tre anni e per siglare un pacchetto di accordi italo-egiziani che fa fare un altro passo in avanti nella normalizzazione dei rapporti di Roma con il Cairo, già eccellenti da un punto di vista economico (basti pensare a Eni), meno su quello giudiziario (l’assenza totale di collaborazione del governo egiziano s ul caso Regeni pesa, almeno formalmente, come un macigno). 

Partenariato integrato

"La firma dell’accordo tra Unione Europea ed Egitto – dice la premier incontrando la stampa – è un passo importante verso lo sviluppo di un vero accordo integrato, che rafforza il nostro partenariato politico ed è in grado di affrontare tutte le sfide complesse: da quelle regionali dello sviluppo alla lotta alla migrazione illegale: dobbiamo garantire il diritto di tutti i cittadini di questo continente a non emigrare, e questo è possibile solo con lo sviluppo". "L’Egitto – ha proseguito – è uno dei Paesi prioritari del Piano Mattei, e non poteva essere diversamente. In questo contesto abbiamo firmato oltre 10 memorandum d’intesa con l’Egitto su altrettanti temi, tra cui l’agricoltura sostenibile, il sostegno alle piccole e medie imprese, progetti infrastrutturali e cooperazione sanitaria: sono molto soddisfatta". Le iniziative per avvicinare le due sponde del Mediterraneo, rafforzando la cooperazione, "fanno parte della strategia che l’Italia ha adottato da diversi mesi". "L’Italia – ha aggiunto la premier – ha un piano di cooperazione con gli Stati africani in fase di realizzazione che ammonta a 5 miliardi di euro e l’Egitto ne fa parte. In Egitto abbiamo firmato diversi importanti accordi bilaterali che fanno parte di questo piano e la migrazione sarà uno dei temi del vertice del G7".

La posizione di Al-Sisi

Energia e migrazione sono i punti chiave degli accordi Ue-Egitto che il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi ha voluto sottolineare dopo la firma dell’intesa che assicura all’Egitto 7,4 miliardi di euro in tre anni. "Le relazioni tra Egitto e Unione europea, con quest’intesa – ha detto il presidente egiziano – si elevano al livello di partenariato strategico globale. È importante costruire la fiducia dei privati negli investimenti, in particolare quelli che faremo nel campo energetico, gas naturale, connettività elettrica e idrogeno pulito, e sulla questione migratoria". "Il nostro obiettivo – ha detto Al Sisi – è quello di metterci all’altezza di gestire 9 milioni di stranieri ora sul nostro territorio, rafforzare percorsi e rotte di migrazione legale e intensificare sforzi per porre fine migrazione illegale".

Caso Regeni

"L’Italia – ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine del vertice del Cairo – pone tendenzialmente sempre la questione dell’omicidio di Giulio Regeni, poi c’è un processo in corso in Italia. Siamo andati avanti a fare quel che dobbiamo fare e il lavoro che stiamo facendo non cambia la nostra posizione sulla materia: c’è un procedimento giudiziario che sta andando avanti, per noi è importante che vada avanti e continueremo a tentare di ottenere anche qualcosa di più, ma quello che dobbiamo fare è andare avanti sul fronte della verità e della giustizia".

L’attacco di Schlein

"Ho letto la segretaria del Pd Elly Schlein – attacca la premier – che dice che è una vergogna che mezza Europa venga in Egitto per fermare l’immigrazione irregolare. Capisco che per lo ro sia vergognoso, ma se avessi voluto mettere in piedi il programma del Pd mi sarei candidata col Pd invece mi sono candidata contro il Pd, proprio perché non sono d’accordo con loro". "Giorgia Meloni – replica la leader dei dem – ci lusinga quando dice che non la pensa come il Pd, per ché noi non prendiamo in giro le persone e non faremmo accordi con i regimi come quello egiziano, che da anni sta coprendo gli assassini di Giulio Regeni. Il rispetto dei diritti umani non può essere svenduto per le ossessioni securitarie dei governi".