Parigi, 20 giugno 2023 – La premier italiana Giorgia Meloni dal presidente francese Emmanuel Macron all'Eliseo: “Dobbiamo collaborare”. Italia e Francia sono nazioni “legate, centrali e protagoniste in Ue, occorre dialogare perché molti e convergenti sono i nostri interessi comune”, dice la premier. “La nostra amicizia è più grande dei disaccordi”, afferma il presidente francese.
Convergenze sulla necessità di rafforzare il controllo delle frontiere esterne dell'Europa sui migranti, di cambiare i parametri del Patto di stabilità e sulla conferma del pieno sostegno all'Ucraina. La premier ha lanciato la candidatura di Roma a Expo 2030 alla penultima assemblea generale del Bie prima del voto di novembre. 'Insieme facciamo di nuovo la storia, votare per Roma è indicare un futuro migliore per tutti”, ha detto. Tre le città rimaste in lizza: Roma, Riad e Busan. Odessa ufficialmente esclusa.
D’accordo sui migranti
Il presidente francese, nel corso della dichiarazione congiunta a Parigi, ha invocato la necessità di rafforzare la politica comune dell'Unione europea in materia migratoria. “Continuiamo a vedere drammi nel Mediterraneo, dobbiamo organizzarci meglio” in materia di asilo e immigrazione per evitare nuovi drammi, ha dichiarato Macron evocando anche la necessità di rafforzare “il controllo delle nostre frontiere esterne”. Una questione che l'Italia, posta in prima linea, “conosce bene”, ha puntualizzato Macron.
"Non possiamo continuare a consentire lo schiavismo del terzo millennio, che la selezione all'ingresso sia fatta da reti di criminali. Per questo bisogna collaborare e garantire il diritto a non emigrare. Su questo lavoriamo insieme", ha detto Giorgia Meloni.
E ha aggiunto: "Ci attende alla fine di questo mese un importante consiglio europeo: siamo d'accordo che si debbano fare passi concreti rispetto a una visione della difesa della dimensione esterna: bisogna superare la diatriba tra movimenti primari e secondari”. Meloni ha sottolineato che in questa chiave è “centrale il parternariato con il Mediterraneo, non solo il nord Africa”.
La revisione del patto di stabilità
"Non possiamo consentire" che nel nuovo Patto di stabilità "tornino parametri oggi inadeguati, la grande sfida della nuova governance deve essere incentrata soprattutto sugli investimenti – ha detto Meloni -. Se ci siamo dati delle priorità non si può non tenere conto di questi elementi nella nuova governance. Gli investimenti sulle materie strategiche non possono essere considerati come tutti gli altri. Su questo siamo d'accordo".
Il sostegno all’Ucaina
Sull’Ucraina il presidente Macron ha ricordato che "il sistema terra-aria Samp-t è oggi dispiegato e operativo in Ucraina. Si tratta di un contributo importante alla difesa anti-aerea del Paese che permette di proteggere i civili. E' un esempio molto concreto di ciò che Francia e Italia possono fare insieme al servizio dell'Ucraina e auspico che i due Paesi possano continuare in questa maniera". La premier Meloni da parte sua ha ribadito: "Non c'è dubbio che Italia e Francia continueranno a sostenere la causa Ucraina fino a quando sarà necessario, a 360 gradi". E ancora: "Se non lo facessimo non ci troveremmo di fronte a un mondo privo di guerra ma molto più caotico - ha aggiunto -, gli ucraini stanno difendendo anche la nostra libertà".