Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Cop27, Meloni: "L'Italia farà la sua parte sul clima"

La premier a Sharm el-Sheikh, in Egitto, per la cerimonia inaugurale degli incontri di alto livello della Cop27, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite. Stretta di mano con al Sisi e Guterres

Sharm el-Sheikh, 7 novembre 2022 - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Cop27, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite. La premier - accompagnata nella giornata dal ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto - è stata accolta dal presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi e dal segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.

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"L'Italia farà la sua parte" nella lotta ai cambiamenti climatici e il rispetto dell'ambiente, ha assicurato Meloni nel suo intervento. "Non possiamo nascondere che le nazioni più impegnate su questi obiettivi - ha aggiunto - rischiano di pagare un prezzo a discapito di quelli responsabili della maggiore emissione di gas a effetto serra. Quindi servono ulteriori misure per rafforzare questo disequilibrio, altrimenti i nostri sforzi saranno vani e conferenze come queste rischiano di non produrre i risultati che la storia si aspetta da noi. Lo dobbiamo alle generazioni future". 

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Giorgia Meloni con Al Sisi e Antonio Guterres (Ansa)
Giorgia Meloni con Al Sisi e Antonio Guterres (Ansa)

La premier ha incontrato il presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog, nonché il primo ministro della Repubblica federale democratica di Etiopia, Abiy Ahmed. E ha avuto un faccia a faccia anche con il primo Ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, con cui "hanno sottolineato l'importanza di affrontare le sfide del cambiamento climatico per la nostra prosperità e sicurezza di lungo termine", ha riferito Downing Street in una nota. 

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, nel suo discorso in apertura, ha chiesto ''un patto di solidarietà per il clima''. Perché "o si arriva a un patto di solidarietà per il clima o si ha un patto di suicidio collettivo". Il patto immaginato da Guterres prevede la collaborazione di tutti i Paesi per ridurre le emissioni, in linea con l'obiettivo di 1,5 gradi, l'accelerazione della transizione verso le energie rinnovabili, nonché l'aiuto alle economie emergenti da parte dei Paesi più ricchi e delle istituzioni finanziarie. "Le due maggiori economie - Stati Uniti e Cina - hanno una particolare responsabilità nell'unire gli sforzi per rendere questo patto una realtà", ha aggiunto.

Inoltre, il segretario generale dell'Onu ha lanciato un appello a tutti i governi del mondo "a tassare i profitti extra delle multinazionali dei combustibili fossili". "Destiniamo quel denaro a chi sta soffrendo le conseguenze della crisi energetica e alimentare mondiale e alle comunità alle prese con le perdite e i danni causati dal cambiamento climatico", ha spiegato.