Giovedì 3 Ottobre 2024

Melenchon, dalle simpatie per Castro alle accuse (respinte) di antisemitismo

Chi è il leader di France Insoumise, nato a Tunisi e diventato parlamentare a 35 anni. Discendente di emigrati spagnoli e italiani, si è candidato per tre volte alla presidenza

Roma, 8 luglio 2024 - La lunga marcia vittoriosa di Jean-Luc Melenchon - leader di France Insoumise, una vita all’estrema sinistra, simpatie per Chavez e Fidel Castro, ex trotzkista - parte da molto lontano. Settantadue anni, nato a Tangeri, nel 1986, trentacinquenne, è stato il più giovane senatore della storia.

La nuova assemblea nazionale uscita dal ballottaggio francese
La nuova assemblea nazionale uscita dal ballottaggio francese

Nella notte del ribaltone, ha confermato quello che i giornalisti hanno sempre sperimentato: un carattere irruento. Salito sul palco, ha dettato l’agenda al presidente francese Emanuel Macron senza giri di parole: “Accetti la sconfitta, il premier spetta a noi”.

Chi è Jean-Luc Melenchon

Melenchon è nato a Tangeri, oggi Marocco, quando era ancora zona internazionale. Figlio di un impiegato delle poste e di un’insegnante, entrambi discendenti di spagnoli e italiani emigrati nell’Algeria francese a cavallo del secolo, si è trasferito in Francia all’età di 11 anni, ha studiato filosofia e svolto vari lavori, tra cui giornalista e correttore di bozze, e si è dedicato alla politica trotskista. Entrato nel Partito Socialista nel 1976 all’età di 25 anni, è stato eletto a vari incarichi legislativi regionali, nazionali ed europei. Melenchon è stato vice capo della regione dell’Essonne, a sud di Parigi dal 1998 al 2004 e vice ministro del ministero dell’Istruzione dal 2000 al 2002. Ha rotto con il partito socialista nel 2008, affermando che stava diventando troppo favorevole alle aziende.

Jean-Luc Melenchon
Jean-Luc Melenchon

Le accuse (respinte) di antisemitismo

Nel 2016 Melenchon ha fondato France Insoumise e nel 2022 si è candidato alla presidenza, per la terza volta. Figura considerata controversa per alcune posizioni e affermazioni che gli hanno portato accuse - da lui respinte - di antisemitismo, populismo e di promuovere teorie del complotto, con il risultato delle legislative Melenchon è tornato protagonista in Francia, invocando subito il mandato per formare un nuovo governo.

I discorsi infuocati di Melenchon

Noto per i suoi discorsi infuocati, in un mix di umorismo e rabbia, il leader di estrema sinistra sostenuto dai comunisti spesso intrattiene le folle con i mali dei “mercati estremi che trasformano sofferenza, miseria e abbandono in oro e denaro”. In passato ha accennato alla Francia come a un Paese “con un’enorme ricchezza mal distribuita”.