Roma, 12 marzo 2024 - Se per Vladimir Putin la Russia e l’Italia sono unite dall'arte e dalla voglia di libertà, per il suo fido Dmitry Medvedev anche il vino del Bel Paese ha una sua importanza. Questa è l'affascinate, e ironica, teoria del sito web The Insider: l'ex premier, e ex presidente russo, avrebbe una particolare debolezza per il vino italiano, che nonostante l’embargo evidentemente continua a ricevere.
“Le sparate di Mededev dopo l’arrivo del vino”
Ma Insider ha trovato anche una inquietante e "plausibile" coincidenza tra le 'sparate' di Medvedev su un probabile conflitto nucleare con l’Occidente, e le date delle consegne delle casse di rosso arrivate dall'Italia. Secondo il media indipendente russo a fornire le bottiglie a Medvedev è un'azienda vinicola toscana, smascherata anche dalla Fondazione anticorruzione (FBK) di Alexei Navalny nel 2017. L'azienda era registrata sotto una società offshore cipriota di proprietà di Ilya Eliseev, un amico dell'ex premier.
"Le date coincidono”
E ora, fa sapere il sito, la maggior parte delle azioni sono di una società che non è sottoposta alle sanzioni di Bruxelles e quindi esporta a Mosca tutto il vino che vuole.
Proprio su queste consegne alla luce del giorno The Insider ha indagato scoprendo la coincidenza: ogni volta che il vino veniva recapitato a Medvedev, corrispondeva a breve uno dei suoi “post tossici” contro Usa e Ue. E si ricordano alcuni esempi, dalla "fine dell'Unione europea" ai "peccati dell'Occidente", fino al "nonno senile" dato a Joe Biden, o gli "idioti del villaggio" con cui ha indicato i leader della Ue.
"Sanzionare i vigneti per abbassare tossicità sui post”
Fino alle ultime con il "codardo zoologico!" a Macron, o affermando che era "un peccato" che il missile su Odessa non avesse colpito Zelensky e il premier greco.
Ma pare che l'argomento preferito dell'ex presidente, dopo aver gustato un buon rosso, sia il nucleare: "La minaccia principale ora è la minaccia di un conflitto nucleare" o ancora prima "L'Apocalisse nucleare non solo è possibile ma anche molto probabile".
Forti esternazioni, come insinua il media russo indipendente, forse dettate dai fumi dell'alcol. “Se i vigneti di Medvedev fossero inclusi nell'elenco delle sanzioni, forse il livello di tossicità dei suoi post sui social media potrebbe essere più contenuto", è alla fine la proposta di The Insider all’Occidente per arginare i post dell’eterno consigliere di Putin.