Roma, 22 agosto 2024 – Tre proiettili hanno colpito ieri una petroliera al largo delle coste dello Yemen, nel Mar Rosso. L'equipaggio è stato tratto in salvo oggi da un cacciatorpediniere francese, che ha anche distrutto anche un'imbarcazione che trasportava droni nell'area. Il mezzo francese, che appartiene alla missione Aspides dell'Unione Europea, ha portato i 29 marinai (in gran parte filippini, ma anche russi) a Gibuti.
La Sounion, battente bandiera greca, si trovava al largo della città portuale di Hodeida, controllata dai ribelli Houthi quando è stata colpita. A bordo è scoppiato un incendio che, secondo l'agenzia britannica per la sicurezza marittima (Ukmto), ha fatto perdere alla nave "la sua forza di propulsione", mandandola alla deriva. La Sounion è ora all'ancora nel Mar Rosso, ma non è ancora chiaro se il fuoco sia stato spento o meno.
È verosimile che l'attacco sia stato lanciato dai ribelli Houthi, anche se finora non c'è stata alcuna rivendicazione. Prima la petroliera era stata avvicinata da due imbarcazioni, la prima con a bordo da tre a cinque persone e la seconda una decina.